VIOLENZA DI GENERE. PARTECIPATO CORSO “SENTINELLE NELLE PROFESSIONI”

LECCO – Lunedì 10 febbraio, presso Confartigianato Imprese Lecco, si è svolto il corso “Sentinelle nelle Professioni”, organizzato dal Soroptimist International Club Lecco e dal Soroptimist International Club Merate, in collaborazione con Confartigianato Imprese Lecco, Categoria Benessere e Movimento Donne Impresa. L’iniziativa è stata promossa con l’obiettivo di sensibilizzare e formare operatori e operatrici del settore Benessere, acconciatori ed estetiste, ad accogliere e supportare le vittime di abuso, fornendo strumenti per riconoscere segnali di disagio e offrire un primo aiuto per intraprendere un percorso di uscita dalla violenza.

Un evento che ha visto una grande partecipazioni e che si è svolto in due parti. Nella prima sono intervenuti Silvia Villa, presidente del Soroptimist International Club Lecco, che ha ricordato che anche i minori subiscono violenza allo stesso modo degli adulti e ha evidenziato il valore del Soroptimist, un’associazione internazionale di donne che occupano posizioni di rilievo nel mondo del lavoro e si battono per la parità di genere. Quindi Maria Grazia Corti, presidente del Soroptimist International Club Merate, Silvia Dozio, presidente del Movimento Donne Impresa Lecco, e a chiudere Dante Proserpio, presidente della Categoria Benessere di Confartigianato Imprese Lecco.

Nella seconda parte dell’evento, c’è stato l’intervento di Sara Martelli, psicologa dello sviluppo e dell’educazione all’Università di Pavia, che ha illustrato ai numerosi studenti e artigiani del settore beauty presenti in sala l’importanza di fornire agli operatori del benessere strumenti adeguati ad accogliere le vittime. Martelli ha anche fornito dati significativi (del 2021) sulla violenza di genere in Italia: il 60% dei femminicidi in Italia è commesso da partner o ex partner; una donna separata ha un rischio 30 volte maggiore di subire violenza e 5 volte superiore di essere uccisa; il 21% delle donne ha subito violenza sessuale, il 3% un vero e proprio stupro; la metà delle vittime ha meno di 24 anni.

Maria Grazia Zanetti, formatrice di Telefono Donna Lecco, ha evidenziato poi il ruolo della cultura nel perpetuare gli stereotipi di genere. Ha poi preso la parola Amalia Bonfanti, referente de L’altra metà del cielo, che ha presentato l’attività dei centri di accoglienza della provincia. Solo nell’ultimo anno, tra il Meratese e il Casatese, sono state accolte più di 300 donne vittime di violenza. A seguire, Silvia Villa, in veste di medico oncologo, ha illustrato i dati raccolti dall’ASST Lecco: nei primi 9 mesi dello scorso anno, 167 vittime di violenza sono state registrate nei Pronto Soccorso degli ospedali Manzoni di Lecco e Mandic di Merate, molte delle quali con lesioni gravi.

La consigliera di Parità, Marianna Ciambrone, ha presentato un’indagine condotta nella provincia di Lecco: su un campione di 200 donne, il 40% ha dichiarato di aver subito molestie sul posto di lavoro. Il maresciallo Vincenzo Senatore, della Stazione Carabinieri di Bellano, ha illustrato le modalità di intervento delle forze dell’ordine, evidenziando come spesso le vittime di violenza subiscano a lungo prima di trovare il coraggio di denunciare. Infine, Maria Grazia Corti, in qualità di avvocato, ha parlato degli spazi protetti per l’ascolto delle vittime nel lecchese, tra cui la “Stanza tutta per sé” presso le caserme dei Carabinieri di Lecco e Merate, le “Stanze in rosa” nei Pronto Soccorso e le aule di ascolto protetto presso il Tribunale di Lecco, tutte iniziative del Soroptimist.

A concludere l’evento, prima della consegna degli attestati di partecipazione ai professionisti e agli studenti che hanno preso parte al corso, è stato il segretario generale di Confartigianato Imprese Lecco Matilde Petracca, che ha moderato la mattinata guidando gli interventi ed evidenziando di volta in volta i passaggi più delicati e intensi delle esposizioni ascoltate in Sala ‘Fumagalli’.

“Ci fa piacere che la partecipazione sia stata così numerosa, sia da parte degli operatori artigiani che di chi potrà diventarlo in futuro. Anche in questo senso possiamo e dobbiamo essere portatori di cambiamento”, le sue parole.