LECCO – Il centro sinistra e, in generale, il mondo progressista lecchese indignato dopo l’uscita dello scorso maggio da parte di Giacomo Zamperini – il consigliere regionale di Fratelli d’Italia che aveva definito in aula “racconto di una gita scolastica” un Viaggio della memoria al campo di concentramento nazista di Mauthausen.
Parole che hanno suscitato lo sdegno di tanti, in Lombardia e non solo (a destra la Repubblica, in basso Dagospia che parla eloquentemente di “TESTE DI FASCIO”).
Ma l’indignazione a livello locale vede una defezione “pesante” – anzi: clamorosa. Nel coro delle proteste e critiche da varie realtà lecchesi spicca per il suo assordante silenzio l’ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – che pure era stata interpellata in materia dalla redazione di Lecco News.

Il nostro quotidiano ha chiesto infatti un commento sulla dichiarazione del post fascista a un ampio fronte di partiti e realtà diverse, ricevendo pronte risposte (qui l’articolo completo con le reazioni) da parte di tutti i soggetti chiamati a intervenire in materia. Dal PD a CGIL, CISL e UIL passando per Sinistra Italiana e pure Azione – quest’ultimo partito di certo non sospetto di “estremismo”.
Tutti meno l’ANPI, appunto. La nostra email di richiesta è datata 24 maggio, con tanto di “recall” due giorni dopo – il 26. Da allora, nessuna risposta a quasi due settimane di distanza.
Eppure, la stessa associazione fu prontissima – sempre recentemente – a censurare un episodio altrettanto censurabile con protagonista un altro esponente di FdI (Antonio Pasquini): la fiaccolata allo stadio di Lecco in memoria dei repubblichini fucilati.
Come dire: antifascismo sì, ma “a geometria variabile”.
ElleCiEnne
.
SU LECCO NEWS LEGGI ANCHE:
ZAMPERINI E QUELLA “GITA SCOLASTICA” AL LAGER: LE REAZIONI LECCHESI
ZAMPERINI-CHOCK IN REGIONE: IL VIAGGIO A MAUTHAUSEN “UNA GITA SCOLASTICA”