PREMIER LEAGUE 2020/2021: RIUSCIRÀ MOURINHO A PORTARE IL TOTTENHAM IN CHAMPIONS?

Il Liverpool è stato dominatore indiscusso dell’ultima Premier League, tornando a vincere il campionato inglese dopo 30 anni dall’ultima volta. Un successo meritatissimo quello dei “Reds”, che avevano già conquistato la Champions nella stagione precedente, divenendo poi anche campioni del mondo per club. Un periodo idilliaco, che però ha già iniziato a conoscere qualche incrinatura con le ultime delusioni in Europa e nel Community Shield.

Il Leicester aveva tenuto botta fino a Natale, poi ha conseguito diversi risultati negativi consentendo al Manchester City di risalire al secondo posto, mentre Manchester United e Chelsea sono riusciti a infilarsi nelle ultime posizioni utili per l’Europa che più conta. In tutto ciò, una big inglese è rimasta in disparte: si tratta del Tottenham, finalista dell’edizione della Champions disputatasi pochi mesi prima dell’inizio del campionato.

La stagione degli “Spurs” era partita ad agosto del 2019 con la vittoria in casa con l’Aston Villa per 3-1, ma nelle giornate successive il Tottenham fallì l’assalto alle zone alte della classifica, complici i pareggi con Arsenal e Manchester City e la sconfitta in casa con il Newcastle. Dopo la sconfitta a Leicester arrivò anche l’immediata eliminazione in Coppa di Lega ai rigori contro il Colchester United, squadra di quarta divisione, che fece scricchiolare la panchina di Pochettino, poi saltata definitivamente il 20 novembre. Al suo posto sopraggiunse José Mourinho, che pur ottenendo dei buoni risultati, soprattutto nella fase finale della stagione, non è riuscito ad andare al di là del sesto posto. Fuori dalla Champions, dunque. L’obiettivo non può che essere quello di tornare in Europa, dove la sconfitta più recente è arrivata a sorpresa agli ultimi ottavi di finale, per mano del Lipsia.

“Quanto tempo ci è voluto a Jurgen Klopp per vincere a Liverpool? Quattro stagioni. Acquisto di uno dei migliori portieri del mondo, acquisto di uno dei migliori difensori centrali del mondo e così via e così via. Sono concentrato sul mio contratto triennale. Credo che in questo arco temporale possiamo vincere dei trofei”, ha dichiarato Mourinho qualche settimana fa. Le sfortune recenti non sono state poche per il tecnico portoghese. Il Tottenham ha dovuto fare a meno per molto tempo di giocatori importanti come Alli, Eriksen (poi ceduto a gennaio all’Inter), Son e Kane, trovandosi spesso a dover schierare formazioni decisamente rimaneggiate. Un’attenuante che permette allo “Special One” di guardare con fiducia al futuro di una squadra che, soltanto poco più di un anno fa, si trovava a Madrid a giocare una delle partite più importanti in 138 anni di storia del club.

Anche se è passato tanto tempo, Mourinho non è cambiato troppo dall’allenatore spaccone che riuscì nei miracoli con Porto e Inter. Ne è una prova il recente retroscena sulla partenza di Rose, bacchettato spesso dal mister per il suo rendimento, frutto anche di un impiego scarso. Le polemiche, però, dovranno essere lasciate in disparte. Stavolta l’allenatore sarà alla guida della squadra sin dall’inizio della stagione e le responsabilità di un fallimento sarebbero tutte sue. Il futuro del Tottenham sarà accompagnato anche dalla formazione delle scommesse di calcio live. In 9 partite ufficiali disputate tra giugno e luglio gli “Spurs” hanno perso solo una volta. Il ritorno in Champions League è possibile.