LA LETTERA/”LE POLVERI SOTTILI
E L’APPELLATTIVO DI IMBECILLI.
MA IL SINDACO NON RISPONDE…”

ennio-cadum_cristiano-piccinelli_Emanuele-Amodio_Luca-Cavalieri-dOro_inocntro-pubblico-silea-gennaio2017_04-300x199Partendo da questa affermazione forte dell’assessore Tentori di Valmadrera in relazione alla situazione polveri sottili nel nostro territorio, che cosi si rivolge ad una componente dell’opinione pubblica “in merito ad affermazioni e informazioni non fondate in materia che circolano sui social network, mi rifaccio ad una citazione di Umberto Eco: “i social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, collegandomi allo stupore del dottor Emanuele Amodio Ats Monza Lecco,nei confronti del clima di tensione che serpeggiava in sala all’incontro pubblico di martedi 31-01-2017. Forse come sempre al pubblico-cittadini è vietata una reale partecipazione attiva alla costruzione di un progetto e quindi ci annoveriamo tra gli imbecilli a cui resta solo un buon bicchier di vino.

Ma veniamo ad alcune puntualizzazioni rivolte alla politica ed alla parte scientifica entrambe animate da fondamentali comuni, prevenzione-progettazione e prudenza. Non capisco rileggendo la delibera, estremamente regolare, perche’ se esposta colpisca,cittadini,commercianti ,agricoltori, imprese ma non il Forno di Valmadrera? Esso a tutti gli effetti dal 1974 è parte integrante del territorio. Perchè il Teleriscaldamento nasce completamente fondato e centrato sulla combustione dei rifiuti,lasciando aperta la possibilita’ di recuperare gli stessi fuori dal territorio Provinciale? In questo modo il servizio provinciale della raccolta rifiuti va oltre il suo obbiettivo; il Teleriscaldamento è incompatibile con i progetti di miglioramento della raccolta differenziata, stimati al 75% nel 2020,rimane funzionale alla sola permanenza del Forno e all’obbiettivo di creare utili con una pratica vecchia e superata.Le ventilate ipotesi di pompe di calore, ed altro appaiono come elementi poco concreti e centrali

Si è parlato martedi’ a Valmadrera di studio epidemiologico, ed il Sindaco ha rivendicato la scelta di inserire questo passaggio nel crono programma di realizzazione,ma la mia domanda che non e’ passata dal “censore” rivolta ai dottori in sala è:  non ritengono gli studiosi importante, riportare nel crono programma lo studio epidemiologico al punto 1. Recuperando quel principio di prudenza che difronte alla salute dei cittadini e ad ingenti somme da investire deve primeggiare come monito? Quello che chiedevano e chiedono “gli imbecilli da bar” in sostanza mi sembra di buon senso.Capire prima di costruire. Se gia’ siamo certi allora l’indagine e’ inutile.

Del resto,forse l’opinione pubblica ha visto troppo spesso prevaricare diritti,in relazione a progetti o pratiche completamente distorte.Ha detto bene,in modo pacato e cordiale, una Signora in sala ,”procedete pure,sappiate pero’ che c’è una parte del mondo civile che è contro questo progetto. È un grido che rimane agli uomini da bar a cui viene chiesto sempre di partecipare ,purche’ non si disturbi.

Rimangono marginali, ma ugualmente sconfortanti,i conflitti d’interesse su questa storia: Committente dell’indagine la Società che vuole il forno e non Ats, assegnazione della realizzazione del modello di ricaduta,una cosa semplice secondo Cadum (arpa Piemonte) affidato alla societa’ che ha in capo la realizzazione delle turbine.In tutto questo perche’ sono assenti organismi terzi del nostro territorio? Arpa e Ats appunto

Di tutto questo rimane sospesa una scelta che dovrà fare l’amministrazione di Valmadrera, perchè in sala di fatto il Sindaco non ha risposto a quanto gli ha chiesto il pubblico,cioè di posticipare l’iter di realizzazione a studio terminato.
Questo principio elementare, non è stato accolto.

Paolo Dell’Oro
Consigliere Comunale Ballabio