CORONAVIRUS, POSTE DI LECCO
SANIFICATE E OGGI RIAPERTE.
MA ORA C’È PREOCCUPAZIONE

LECCO – Ha riaperto in mattinata l’ufficio postale di viale Dante, sanificato ieri dopo la positività di un dipendente al Coronavirus. Quello lecchese è il primo caso in assoluto di Covid-19 alle Poste e i dipendenti lamentano l’assenza di una procedura chiara per garantire la tutela della salute di loro stessi e anche dei clienti, in larga parte popolazione anziana e dunque particolarmente esposta ai rischi del virus.

Gli operatori postali che sono entrati a contatto con il collega ammalatosi sono in autoisolamento domiciliare e a disposizione dalla Ats, nel frattempo per garantire il servizio nella sede cittadina è stato necessario provvedere a dei “distacchi” ovvero spostare personale da altri uffici. Ieri, lunedì, tutta la struttura è stata sanificata e oggi ha riaperto regolarmente al pubblico.

Lo “spostamento delle pedine” e la sospensione dei potenziali infetti ha avuto ripercussioni sugli uffici postali di Sala al Barro, Esino Lario e Taceno. Lo sportello galbiatese oggi ha riaperto regolarmente, così come quello lariano (aperto solitamente al martedì, giovedì e sabato, e dunque ieri non creando particolari disagi), mentre a Taceno (operativo lunedì, mercoledì e venerdì) dopo l’inattesa chiusura di ieri, in queste ore si sta procedendo alla sanificazione dei locali e domani, mercoledì, riaprirà. Salvo imprevisti però, perché se nelle prossime ore sorgessero problemi con l’operatore deputato alla sostituzione del titolare, allora non è così scontato che altri colleghi siano disponibili per la Valsassina.

I distacchi sono una delle debolezze messe in luce dai sindacati, in vero da tempi non sospetti. C’è infatti preoccupazione perché il numero esiguo di personale, che costringe a svuotare alcuni sportelli per coprire assenze altrove, potrebbe non garantire il servizio nel caso in cui il virus costringesse altri colleghi ad assentarsi dal lavoro. Nel caso specifico dell’emergenza Coronavirus inoltre il personale si sente lasciato a sé stesso: “Da settimane – sottolinea Fabio Gerosa della Slc Cgil di Lecco – chiediamo all’azienda di tutelare lavoratori e utenza, considerando soprattutto l’alta affluenza di popolazione anziana negli uffici postali. Abbiamo chiesto anche un protocollo con cui affrontare questa situazione d’emergenza evitando così che degenerasse in psicosi, e se ne sente la mancanza ora che alcuni colleghi sono in isolamento assistiti solo dal numero verde aziendale. Le azioni non sono coordinate da una cabina di regia ma lasciate all’iniziativa di ogni direttore di filiale”.

C.C.

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