LA COLLEZIONE SI ALLUNGA:
MAURO PIAZZA ALLA LEGA,
MALGRADO LE POLEMICHE
PER LA SCONFITTA DI CIRESA

LECCO – Spesso le date hanno un significato.

Il giorno scelto da Mauro Piazza per anticipare alla stampa amica il suo passaggio armi e bagagli alla non tanto amata Lega coincide con il 21 settembre che sarebbe stato il 72esimo compleanno del suo mentore politico, quel Bruno Colombo che non solo non amava affatto il Carroccio ma soprattutto aveva fondato a Lecco il partito al quale Piazza ha deciso di voltare le spalle.

Tra i significati rilevanti di questo passaggio così potente per gli assetti della politica nostrana c’è oggi la sensazione che Forza Italia – almeno dal punto di vista lecchese – non esista più, o comunque non abbia un futuro dopo Berlusconi.

Il punto adesso è capire cosa succederà nella complessa geografia dei seguaci di questo autentico maestro del cambiamento di casacche, che dopo PSI, AN, NCD e per l’appunto Forza Italia aggiunge alla propria collezione di tessere quella del movimento attualmente in grande subbuglio (e sull’orlo di un rinnovamento interno in chiave anti salviniana e più centrista).

Tra le decine di amministratori che da anni e anni seguono con ammirevole dedizione e puntualità ogni passaggio fior da fiore di Piazza ci sono inevitabilmente degli scontenti – in particolare tra chi dovendo proprio abbandonare la casa nella quale ormai da tempo si ritrovava, avrebbe scelto l’altro partito del centrodestra in lizza con la Lega per ospitare la coorte dei “piazzisti“, chiamiamoli così.

Ma come qualche osservatore della politica lecchese andava sapidamente annotando in queste ultime settimane, il porto di destinazione dell’ennesima deriva dell’ambizioso consigliere regionale comunque andassero le cose avrebbe presentato difficoltà che si concretizzano nel seguente paradosso: Fratelli d’Italia partito ideale ma blindato dalla presenza di soggetti poco inclini a farsi cavalcare, Lega imperfetta ideologicamente per Piazza e soci ma molto più facile da scalare – in considerazione di quella che i suddetti esperti definiscono l0 “scarso peso” dei dirigenti locali leghisti.

Sta di fatto in definitiva che Forza Italia Lecco, capace nel tempo di ottenere risultati straordinari e fuori misura rispetto all’andamento elettorale a livello italiano, ora sparisce.

E lo fa proprio un anno dopo aver aver raggiunto il massimo nelle urne, pur vedendosi sfilare per una trentina di schede la vittoria del proprio candidato alle comunali del capoluogo. Evento che, privatamente, i forzisti locali non hanno mai mancato di addebitare alla “debolissima” partecipazione alla campagna elettorale del 2020 proprio da parte della Lega lecchese – accusata di non essersi spesa abbastanza a favore di Peppino Ciresa.

Ma i paradossi nella politica in genere, in quella della provincia brianzola e soprattutto nelle scelte dell’area di Piazza sembrano essere all’ordine del giorno.

Sarà dunque questo l’ultimo e definitivo giro di valzer?

ElleCiEnne