VIOLENZA A UNA GIOVANE A LECCO, AL VIA IL PROCESSO AL COETANEO ACCUSATO

LECCO – Prima udienza a porte chiuse oggi al tribunale di Lecco per il procedimento penale a carico del 23enne eritreo Hailu Mamo Habtamula, detto “Tommy“, imputato di aver picchiato e violentato in un vicolo di Rancio una giovane studentessa valsassinese. Il fatto era avvenuto nell’agosto scorso dopo una gita in compagnia sul lago.

Processo celebrato a porte chiuse per le circostanze scabrose di quanto accaduto; richiesta avanzata dalla legale di parte civile a cui si sono associati il PM (Del Grosso) e i difensori dell’accusato e infine accolta dal collegio giudicante (presidente Ceron, a latere Arrighi e De Vincenzi). La giovane vittima – oggi 23enne – residente in Valsassina, ha raccontato in aula la propria versione dei fatti avvenuti il 17 agosto 2012 quando l’aggressione iniziò con calci e percosse in via dei Tirabagia, stradina laterale di via Mazzucconi nel rione di Rancio, terminando con la violenza carnale; ascoltati anche il dirigente della Mobile Cadeddu e gli agenti che hanno condotto le indagini dopo la denuncia da parte della studentessa.

Il processo è stato aggiornato a giovedì 21 febbraio, quando dopo altri testimoni verrà ascoltato l’imputato – pregiudicato per lesioni e violazione di domicilio dopo che aveva cercato di entrare con la forza nell’abitazione di due ecuadoregne, sempre a Lecco. In quel caso era stato processato per direttissima e condannato a dieci mesi – ma se l’era cavata grazie alla condizionale.

Sentenza prevista, salvo sorprese, entro la fine del mese.

Nelle cartine sotto, la zona della violenza subita dalla giovane: