PREMANA – L’anno scorso, per una vicenda del tutto simile venne assolto.
Stavolta per Lelio Cavallier, amministratore delegato di Lario Reti Holding – società che gestisce il depuratore di Premana – era stata avanzata dal PM una richiesta di pena pecuniaria di 3.250 euro per il presunto superamento della presenza nell’acqua di zinco – sopra i valori consentiti (0,7 microgrammi per litro, quando il limite massimo è fissato a 0,5)…
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ZINCO NELL’ACQUA DEL DEPURATORE DI PREMANA, L’ARPA ACCUSA: “SCARICO ABUSIVO DA PARTE DI UN’AZIENDA”