LETTERA: “FILASTROCCHE IN COMUNE: ASTENERSI PERDITEMPO”

Ieri nel consiglio comunale di Lecco le comiche o almeno le filastrocche.

Ci son due ordini del giorno e un teleriscaldamento, due piccoli caminoni, un’equazione tutt’altro che reale, il fumo, la salute dei cittadini, e due ore e un quarto di dibattito surreale sulla centrale al Caleotto.
Non manca più nessuno.
Solo non si vedono le due comunioni di intenti.
Figuriamoci il Sindaco che esercita il suo ruolo.

La minoranza sulla base dell’errore macroscopico nell’analisi tecnica – un errore di calcolo sbagliato di 1000 volte in ordine di grandezza!!! – che può rimettere in discussione la sostenibilità della centrale termica al Caleotto avverso le caldaie domestiche… chiede rigore, prudenza, di rifare i calcoli, di mettere a disposizione tutti i dati a tutela della salute dei cittadini auto imponendo al Comune quindi questo impegno chiaro di prudenza e attenzione.

La maggioranza chiede meno impegno e più fiducia, se i calcoli sono sbagliati anche se di 1000 volte non è detto che lo sia anche il risultato. In effetti metti un allineamento degli astri…

È infatti della scuola che si possono sommare pere con mele tanto poi si può sempre fare un estratto basta ci sia l’ombrellino nel bicchiere.

Dopo due ore di dibattito con i tappi nelle orecchie, in una coreografia perfetta di democrazia creativa: il Sindaco in un sussulto di pavidità, al posto di essere ben contento di autoimporsi impegni di salvaguardia dei suoi cittadini che fa: SI ASTIENE.

Non ride più nessuno.
Sarà il fumo della Centrale dove dovrebbe andare a nascondersi il Sindaco dopo questo..

Magari trova pure i due liocorni.

Ugo lo zecchino d’oro