A LECCO TAVOLA ROTONDA SU RELIGIONE E ARTE MODERNA

LECCO – Si è tenuta ieri sera al Palazzo delle Paure la tavola rotonda dal tema: ‘Religione e modernità. L’arte sacra contemporanea‘. Questa iniziativa si trova all’interno della mostra ‘Riflessi della fede nell’arte contemporanea’, in esposizione fino a settembre.

Relatori della serata Paolo Biscottini, direttore del Museo Diocesano, Michele Tavola, assessore alla cultura del comune, Gian Luigi Daccò, direttore dei musei di Lecco, e padre Andrea Dall’asta. Presenti in sala: mons. Cecchin, don Angelo Puricelli (rettore del collegio Volta di Lecco) e Alberto Denti, presidente della Comunità Montana nonchè sindaco di Parlasco.

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Biscottini ha introdotto la serata, spiegando come “il tema che affrontiamo è difficle, ma anche importante e sempre attuale”. Concetto ribadito anche da Tavola: “Non ci sono più i canoni di uno o due secoli fa. L’artista ha più libertà, ma non c’è una direzione: quale arte è possibile quindi oggi?”.

“Il fil rouge dovrebbe essere l’espressione di un’altissima spiritualità” continua l’assessore. “Fare arte sacra dovrebbe significare la capacità di esprimere e comunicare un’alta spiritualità”. Daccò ribadisce: “Siamo in un’era difficile, perchè sembrache abbiamo perso il senso del sacro. L’arte contemporanea è troppo autoreferenziale. Il problema è trovare il compromesso fra questa arte e il suo ruoilo, che dovrebbe essere al servizio della liturgia”.

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“In realtà con il Cristianesimo il sacro viene eliminato, o quantomeno assume un accezione diversa” spiega invece padre Dall’asta. “Il sacro è legato alla violenza (sacrum facere -> sacrificare): meglio definirla arte religosa, o spirituale”. E poi conclude: “Se l’arte non riesce a cambiare la vita dell’uomo, allora non è arte”.

Dopo questi primi interventi si è discusso ancora di queste tematiche, e i relatori hanno potuto confrontarsi con le domande e le provocazioni da parte del pubblico.