VILLE APERTE IN BRIANZA:
150 SITI SVELATI AL PUBBLICO
NEI WEEKEND DI SETTEMBRE

MONZA – Nei tre fine settimana dal 14 al 29 settembre, con alcuni eventi speciali nel weekend del 5-6 ottobre, Ville Aperte in Brianza torna anche quest’anno con una ricca proposta di visite guidate al patrimonio culturale del territorio della Brianza monzese, lecchese, comasca e della provincia di Varese. 150 i beni pubblici e privati che saranno fruibili dal pubblico.

La rassegna, giunta alla 17ª edizione, è promossa e coordinata dalla Provincia di Monza e Brianza, in collaborazione con le Province di Lecco, Como e di Varese. L’obiettivo è far conoscere e valorizzare le ricchezze del territorio, inserendole in un’ampia e pregevole rete di beni visitabili, di itinerari e di eventi. Con questa iniziativa la Brianza, famosa per le ville di delizia, ritrova la sua originaria unitarietà culturale oltre i confini amministrativi. Il trend in continua crescita dei visitatori registrati nelle ultime edizioni costituiscono un indubbio successo che dà credibilità al modello di Ville Aperte in Brianza.

In provincia di Lecco 23 soggetti pubblici e privati apriranno le porte della cultura con 38 beni fruibili da visitatori desiderosi di conoscere alcuni dei più significativi siti storico-artistici del territorio lecchese. Il ricco patrimonio della Brianza lecchese con ville, parchi, giardini, chiese e dimore storiche, in numerosi casi chiusi al pubblico, aprirà i battenti deliziando i visitatori.

L’iniziativa prevede le tradizionali visite guidate ed eventi culturali che spaziano tra arte, teatro, musica e molto altro ancora, strettamente connessi alla valorizzazione del patrimonio culturale lecchese. Dopo il successo delle passate edizioni, Villa Monastero di Varenna, gioiello inestimabile del territorio provinciale, è stata inserita tra i beni visitabili, anche se non appartiene all’area della Brianza, così come, novità di questa edizione, l’Orrido di Bellano, gola naturale in cui è possibile percorrere un breve tratto utilizzando delle passerelle infisse nella roccia.

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I luoghi lecchesi, in grassetto le novità