SICUREZZA A LECCO: TANTE VOCI
CONTRO GATTINONI & C.

LECCO – Raffica di reazioni agli ultimi eventi collegati al tema della sicurezza in città – dopo il nuovo sgombero operato nell’area della ‘Piccola’ e soprattutto gli episodi di cronaca nera registratisi in poche ore a Lecco.

Emilio Minuzzo, capogruppo di ‘Lecco Merita di Più‘ si è recato nuovamente in viale Turati, accompagnato dal collega consigliere Brigatti. “La situazione emersa – commenta – è addirittura più grave di quanto descritta ogni giorno sulla cronaca locale: risse, violenze nei confronti dei residenti, bivacchi, aree pubbliche usate come latrine, sospette (!) attività di spaccio stanno rendendo invivibile uno dei cuori pulsanti della città. Appare evidente come la maggioranza silente di persone perbene sia ostaggio di poche decine di facinorosi che assumono il controllo del territorio nelle ore serali e notturne”.

“Mi spiace sottolineare come gli interventi promessi da parte dell’amministrazione (come in piazza Diaz) non abbiamo sortito alcun effetto se non quello di spostare la parte più concitata delle risse nelle vie laterali del Viale, scoperte dalla video sorveglianza. Ancora una volta, a fronte di mirabolanti comunicati stampa e promesse strampalate, la verità impietosa bussa alla porta del comune, non da sola, ma accompagnata dalla maggioranza dei residenti tra i quali gli abitanti dei 12 condomini firmatari di più missive all’attenzione delle autorità.
A rischio non c’è solo la sicurezza, ma la credibilità delle istituzioni: la musica è finita, sarebbe il caso di cambiare passo!”.

Dal canto suo, Corrado Valsecchi di Appello per Lecco attacca: “Dobbiamo solo prendere atto che Lecco ha smesso di essere un’isola felice sul fronte della sicurezza e temo che la situazione possa anche, purtroppo, peggiorare. Dopo il prolungato periodo di pandemia le situazioni di violenza si sono alterate in tutte le città italiane; tuttavia Lecco non aveva mai vissuto episodi che si stanno manifestando e consumando quasi quotidianamente in maniera così violenta e imprevista. Di sicuro oggi la città è diventata più vulnerabile, le capacità di dialogo, confronto e interazione sul fronte del walfare rispetto alle precedenti amministrazioni Brivio si sono notevolmente ridimensionate”.

“Anziché sprecare soldi a destra e manca – consiglia l’ex super assessore – bisogna saper prevenire il disagio sociale solo così potremo avere una città sicura come Lecco è sempre stata, ma serve affidarsi a risorse umane e professionali che con autorevolezza e capacità decisionale maneggino con cura le politiche sociali e non improvvisarsi esperti del welfare rincorrendo le emergenze che si stanno sviluppando in ogni angolo della città. Lasciate perdere gli slogan e concentratevi sui reali bisogni dei cittadini solo così si rendono sicure le nostre comunità”.

Sul tema interviene anche Andrea Secchi (Cantiere Lecco): “Nella metà di luglio dopo diverse visite all’area della piccola e incontri con gli ambulanti, esasperati dalla situazione, siamo intervenuti chiedendo alle Istituzioni di fare quanto promesso e di utilizzare l’allora annunciato fondo da 1 milione per affrontare il disagio, per arginare e risolvere la situazione. Premettendo che, in generale ed in particolar modo durante una campagna elettorale non siamo assolutamente interessati a strumentalizzare situazioni con allarmismo o buonismo, siamo felici di apprendere dai media locali che è stata effettuata un’operazione di sgombero e di pulizia dell’area.Bene spostare ma ci chiediamo quali soluzioni siano state prese per le persone che vivevano accampate?  Dove sono state portate? È importante non trasferire i problemi da un’area all’altra ma intervenire attivamente e senza speculazioni sul disagio di queste persone”.

RedPol