ALLARME OZONO E POLVERI SOTTILI A LECCO: SCATTANO LE RESTRIZIONI

MILANO – La Lombardia si prepara all’arrivo della stagione fredda implementando misure strutturali per contenere l’inquinamento atmosferico, ma affronta già un difficile bilancio per quanto riguarda le polveri sottili. La regione supera in diversi punti il limite dei 35 giorni annuali consentiti per l’eccesso di Pm10.

Dal 1° ottobre al 31 marzo 2026 sono attive le norme regionali che prevedono restrizioni sull’uso del riscaldamento domestico e limitazioni alla circolazione dei veicoli più inquinanti. Quest’anno, inoltre, le misure emergenziali scatteranno con una soglia più stringente: basteranno due giorni consecutivi con livelli di Pm10 sopra i 50 microgrammi per metro cubo (invece dei quattro precedenti) per attivare le restrizioni, mentre il livello 2 scatta dopo una settimana di superamenti.

Secondo Arpa Lombardia, da domani 8 ottobre si prevede un aumento delle concentrazioni di Pm2,5 soprattutto nelle province di Pavia, Milano e Cremona. A oggi la normativa regionale fissa solo un limite annuo per il Pm2,5, pari a 25 microgrammi per metro cubo, mentre l’OMS consiglia valori più bassi per la tutela della salute.

Per quanto riguarda Lecco, l’Ovest Lombardia ha mostrato criticità significative per la qualità dell’aria. Bergamo e Lecco sono tra i capoluoghi più colpiti da superamenti ripetuti delle soglie di ozono durante i mesi estivi, con pesanti ripercussioni sulla salute respiratoria della popolazione. Bergamo, in particolare, ha registrato 77 giorni con valori di ozono oltre la soglia stabilita, mentre Lecco risulta tra le città con maggior frequenza di episodi acuti che superano il limite di informazione di 180 microgrammi per metro cubo.

Sul fronte delle polveri sottili, Lecco si inserisce in un contesto regionale in cui città come Bergamo, Milano, Pavia e Cremona soffrono livelli critici di inquinamento già dai primi mesi dell’anno. Questo scenario rende urgente l’adozione di misure efficaci per limitare l’esposizione e migliorare la qualità dell’aria, specialmente nelle zone più vulnerabili del territorio lombardo, tra cui la provincia di Lecco.