LETTERA/SCUOLE CHE CHIUDONO:
“PRIORITÀ E FOGLIE DI FICO
DEL CONDIVISIBILE CITTERIO”

Stefano Citterio Partito democraticoLECCO – Caro Direttore, potrebbe quasi essere ascoltata e valutata con attenzione, financo, in parte, condivisa la replica da maestrino del capogruppo del Pd in Consiglio Comunale di Lecco, Stefano Citterio, sulla riorganizzazione scolastica, rivolta al sottosegretario alla Regione Daniele Nava.

E ci si potrebbe pure soffermare plaudenti sulle parole dello stesso: “È ferma volontà dell’Amministrazione compiere degli investimenti nella scuola, sia sul versante dell’edilizia scolastica che su quello della didattica, ma tali investimenti, onerosi dal punto di vista economico in un momento particolarmente difficile per il Bilancio comunale, non potranno compiersi se prima non saranno intraprese quelle scelte strategiche volte alla qualificazione dell’intero sistema, le quali competono proprio all’Ente comunale”

Se non ci venisse in mente, alla verifica pratica, che sono le stesse parole, con lo stesso zucchero a velo del politichese, che hanno detto, proprio gli stessi, quando hanno messo mano alla riorganizzazione del Trasporto pubblico locale: Investimenti, qualificazione dell’intero sistema, scelte strategiche. Che però poi, tradotto nella quotidianità per i cittadini sono diventati e stati, aumento di oltre il 30% del costo dei biglietti, riduzione delle corse dei bus, minor servizi.

In altre parole per Citterio è il cittadino che deve rincorrere e non il Comune che (gli) viene incontro.

E poi la stessa maledetta foglia di fico che è diventata un mantra per ogni colore politico, ogni amministrazione locale, il nero che va su tutto, che sembra voler zittire ogni obiezione, ogni possibilità di replica, che il capogruppo Citterio non si esime dal mettere sul piatto come fette di salame, dopo aver provato a mettercele sugli occhi: “…in un momento particolarmente difficile per il Bilancio comunale”  e ancora “Questo stiamo facendo con responsabilità, secondo il nostro stile di fare politica”.

Basta non se ne può più.
Sempre la solita solfa, la solita – a mio parere farlocca – scusa.

Tagliano sull’Istruzione e poi spendono centinaia e centinaia di migliaia di euro, da anni, per il Bike sharing che usa una manciata di persone.
Ma si sa le priorità ed il senso di responsabilità possono essere soggettive.

Spendono milioni di euro, all’anno, per un servizio di ristorazione scolastica che è di livelli modesti quando, da anni, potevano risparmiarne altrettanti programmando la costruzione di un Centro Cottura (sovra)comunale.
Ma si sa le priorità e il senso di responsabilità, possono essere soggettive.

Si sono spesi oltre 300.000 euro per comprare i pali dell’illuminazione pubblica senza fare una perizia di parte.
Ma si sa le priorità ed il senso di responsabilità possono essere soggettive

Si spendono oltre 1.300.000 per finanziare le scuole paritarie, oltre 1000 euro a bimbo, e non si è pensato minimamente, in questi anni, almeno di mantenere il contributo per i soli residenti di Lecco, lasciando agli altri comuni l’eventuale contributo per i loro. Si risparmierebbero e si sarebbero risparmiati 250.000 euro ogni anno, tutti gli anni.
Ma si sa le priorità ed il senso di responsabilità possono essere soggettive

Poi vai a vedere, oggi, a Bilancio il Derivato, lo swap, che hanno, con un accordo segreto non conosciuto nemmeno dal Consiglio Comunale, contrattato con una banca giusto tre anni fa, e come dice (anche) il consigliere Massimo Riva, si potevano e possono  risparmiare 300.000 euro, l’anno, tutti gli anni, essendo a quanto pare così sproporzionatamente a favore della banca.

E via di ‘sto passo non ultimo il Risparmio energetico degli immobili Comunali, che sono un colabrodo di soldi, che si sta suggerendo da anni.
Ma si sa le priorità e il senso di responsabilità, possono essere soggettive

Poi il capogruppo Citterio, così come se i cittadini non avessero memoria, trattandoli senza rispetto,
prova ancora a spargere zucchero a velo, nebbia su cose altrimenti chiare e dice: “Il problema che ci sovrasta è legato al calo demografico, che si manifesta in città con le stesse modalità comuni a tutto il territorio regionale e nazionale” .

La cosa vergognosa, perché la sento palesemente una presa in giro dei cittadini, è che lui con altri, solo poche manciate di mesi fa, ha approvato – votando a favore – un PGT, il Piano di Governo del Territorio, la visione della città futura – dove c’era scritto, nero su bianco, una crescita demografica della città, a due e tre cifre.
Glielo si era fatto notare.
Ma allora forse conveniva così.

E oggi, una deroga per mantenere i bimbi nelle scuole dei loro quartieri e non far finta di far decidere cose già decise, non si può. Non si può?!?

In altre parole per Citterio è il cittadino che deve rincorrere e non il Comune a venire incontro.

In quale scuola insegnano la parola: Ipocrisia?

TREZZI 1pPaolo Trezzi