L’INTERVISTA: GABRIELE BOLIS,
DAI “PICÉTT DEL GRENTA”
ALLA MUSICA NELLE R.S.A.

CALOLZIOCORTE – Dopo la sortita musicale alla Casa Madonna della Fiducia, il maestro Gabriele Bolis è tornato a svolgere la sua bella attività in giro per la provincia e ci ha raccontato la sua esperienza.

Si presenti ai lettori.
Mi chiamo Gabriele Bolis e sono il cofondatore dei “Picétt del Grenta“, il gruppo di firlinfeu di Valgreghentino, che ho diretto per 32 anni; sono stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella per l’impegno culturale e sociale nel portare la musica popolare italiana all’estero e riconosciuto “Padre del Folklore” dalla Federazione Italiana Tradizioni Popolari a Brindisi.

Come nasce la sua passione per la musica?
Nel mio paese d’origine, Erve, a 6 anni mi regalarono un’armonica a bocca, che fu la prima scintilla; in quegli anni rimanevo incollato ad ascoltare i miei zii, che amavano suonare la chitarra mandolino, e da lì nacque la mia passione per la chitarra, che poi imparai a suonare insieme alla fisarmonica; successivamente ho studiato la tromba nella banda Giuseppe Verdi di Calolziocorte e ho suonato nella fanfara dei bersaglieri “La Garibaldina” di Leffe (BG), diretto in entrambe dal maestro Luigi Perego, che ha recentemente tenuto un concerto d’addio alla direzione in località Lavello.

La passione poi è proseguita.
Esattamente. Nel 1976 sono stato promotore della fondazione del Coro dell’Innominato di Vercurago; inoltre, terminata la leva militare, ho fondato con amici il complesso I diamanti del liscio, con cui facevamo musica per sala da ballo e per cui abbiamo costituito una Snc: nelle sale da ballo “ti fai il callo”, sono le situazioni che formano il musicista. Con loro ho anche registrato un 33 giri come fisarmonicista, trombettista e voce, nel 1980.

Scaduta la Snc ho preso una pausa dalla musica per il mio lavoro, nella polizia locale di Airuno; successivamente ho fondato l’orchestra Caprino Folk, fin quando nel 1988, insieme agli amici Cornelio Tentorio, Rinaldo Longhi, Enrico Pozzoni e Pierluigi Pozzoni, con cui già mi incontravo per suonare la fisarmonica alla Casa del Cieco di Civate, ho fondato i “Picétt del Grenta”, di cui sono diventato il direttore artistico e musicale; il gruppo è basato sull’amicizia ed è sempre pronto al servizio, anche per le case di riposo, le scuole o gli ospedali.

Inoltre esattamente vent’anni fa, per il mio cinquantesimo compleanno, i miei fratelli mi hanno regalato una cornamusa scozzese con cui, ogni Natale da allora, mi ritrovo con gli amici Dario Bolis, Gilberto Garghentini e Giovanni Gilardi in costumi tipici da zampognaro e ci esibiamo per le piazze, con la zampogna molisana e un’insolita ciaramella.

Ci racconti cosa fa oggi.
Io e i miei amici ci esibiamo a titolo gratuito nei luoghi che ho già citato, poiché crediamo che sia importante mettere i talenti che abbiamo ricevuto al servizio degli altri; quando iniziamo a suonare vogliamo che le persone interagiscano con noi per portare gioia, che si canti insieme: eseguiamo canti e brani richiesti dagli ospiti proprio per questo e cantiamo con loro.
La cosa bella è che in Rsa troviamo tanti altri amici, per esempio alla Casa Madonna della Fiducia conosciamo “Peppino”, l’organista della parrocchia di Vercurago, Mario Bolis detto Mariolino, di Lorentino, e Valentino, un amico chitarrista di Erve. 
Per le prossime esibizioni abbiamo già un invito il 17 novembre alla Rsa di Oggiono e siamo sempre contenti di poter portare felicità a chi ne ha più bisogno.

M.C.