TELETHON: IN ARRIVO
LA CONSUETA MARATONA
TRA SPERANZE E PROGETTI

telethon 1LECCO – Ha avuto luogo oggi, 3 novembre, la conferenza di Telethon al palazzo della Regione. Anzi, di “Telethon Lecco”. L’organizzazione figlia dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, nella sezione di Lecco, torna in primo piano per la sua ormai nota, straordinaria maratona invernale (che in realtà dura tutto l’anno!). Seppure distribuita sull’ampio territorio nazionale, la maratona nella nostra città conserva da tempo l’eccellenza della sua riuscita. Questo sia in termini organizzativi, tecnici, che umani e culturali.

Nella provincia Telethon è ormai un termine emergente nel mondo del volontariato, che designa volontà, trasparenza, alto valore artistico, musicale, sportivo, teatrale, culinario e folcloristico, per le ancora tante associazioni coinvolte al suo sostegno. E colpisce di nuovo lo stretto legame tra scienza – tecnica e persone comuni. Sempre capitanata dalla coppia comm. Gerolamo Fontana e coordinatore prov.le Renato Milani, attorno a cui indubbiamente ruota la grande macchina Telethon, la schiera di eventi si articola con grande varietà dal 7 novembre al 23 dicembre, senza un attimo per distrarsi. Durante la conferenza ha sottolineato l’eccellenza locale anche il responsabile della fondazione Telethon per la rete territoriale nazionale dott. Luca Battocchio e sono intervenuti alcuni tra i rappresentanti delle varie associazioni. Fontana ha inoltre sottolineato la collaborazione nata con il polo universitario del Politecnico di Lecco presso il quale venerdì 27 novembre, dalle 9 alle 23 si terrà una giornata piena di raccolta fondi e iniziative.

Tra speranze e progetti, scuole coinvolte e molti cori del territorio, anche compagnie teatrali, varietà, danza, tutti abbracciati per sostenere quella ricerca indispensabile per tentare di curare quelle migliaia di patologie che non sono più da considerarsi così “rare”, come ha giustamente evidenziato il ricercatore della sezione prof. Roberto Maggi. All’interno nel programma sono molti i riferimenti culturali ed artistici alla montagna, luogo di salita, facile metafora in questo caso, ma il popolo di Telethon non cammina solo in salita al fianco di chi fatica, lo fa con profonda speranza e creatività, per permettere a tutti, di vedere e credere in una vetta. “Siamo semplici fiori, capaci di regalare sorrisi. È tutto quello che possiamo fare, ma lo vogliamo fare bene, e per gli altri”.

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Michele Casadio