LA PERSIA ALL’ISOLAGO:
ARTE, CULTURA E CUCINA

PERSIANI LC
Hooman e Sepideh

LECCO – Si chiamano Hooman e Sepideh, sono giovani, persiani, laureati in Design e hanno portato a Lecco uno spazio innovativo. Il “Cardamomo” (Isolago) infatti non è solo un semplice ristorante, ma vuole proporsi come luogo di incontro tra culture diverse, arte e cucina, sull’onda di quei circoli culturali chiamati “Coffee shop” molto diffusi in tutta Europa ma non in Italia. Uno dei muri del locale viene infatti messo a diposizione come galleria d’arte per chi volesse esporre – temporaneamente e gratuitamente – le proprie opere (foto, dipinti ecc); da domenica  9 giugno partirà la proiezione di film iraniani seguiti da dibattito. Il locale ha già ospitato serate di musica dal vivo e la celebrazione di ricorrenze tipiche iraniane (come per esempio la cena di capodanno). E’ inoltre presente una piccola libreria -soprattutto in iraniano ma anche qualcosa in inglese- dalla quale è possibile attingere mentre ci si gusta  un thè o una delle numerosissime tisane tipiche.

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Il cardamomo

Hooman e Sepideh si conoscono  frequentando la stessa università di Design industriale in Iran,  e successivamente, trasferitisi a Milano per la specialistica, diventano amici e si sposano. Entrambi già lavorano -ancor prima di laurearsi- in un ufficio tecnico di design ma i contratti sono sempre a progetto, vengono rinnovati o meno con preavviso zero e ciò crea dei problemi col mantenimento del permesso di soggiorno. Una collega e amica apre uno studio privato e la giovane coppia si trasferisce a lavorare con lei; registrano un proprio marchio a Milano, “Lotus design” col quale producono lampade e borse di cuoio fatte a mano. Ma entrare nel mercato è difficile, ci vogliono soldi per la pubblicità. Così Sepideh decide di fare un corso di Business Plan per aprire un locale che accolga, sì, la cucina tipica della Persia – peraltro, precisano, molto diversa da quella indiana:  non piccante bensìdelicata –  ma che sia anche un punto di incontro artistico e culturale.

CARDAMOMO RIST PERSIANO LCCercano una città dove attuare il loro progetto e la trovano in Lecco. Ma non senza alcune difficoltà: “Sentivo da amici tedeschi ed olandesi che dalle loro parti, per i giovani ci sono molte più porte aperte, per esempio più possibilità di ottenere finanziamenti anche se non hai un lavoro a tempo indeterminato. Noi abbiamo faticato molto per ottenere prestiti dalle banche: avevamo solo lavori a progetto, i nostri genitori non essendo italiani non potevano farci da garanti; per fortuna un amico di Lecco ha deciso di entrare in società con noi e questo ci ha molto aiutato a realizzare il nostro progetto! Poi è iniziata l’infinita  parte burocratica, mille intoppi nella ristrutturazione del locale: Per  10 cm di muro siamo rimasti fermi un mese!”.

foto2Da settembre 2012 a metà gennaio 2013, finalmente aprono: “E’ andata anche meglio di quello che ci aspettavamo: non ci siamo ancora fatti pubblicità ma siamo già contenti di come sta andando! Abbiamo clienti molto vari: iraniani innanzitutto. Il passaparola è stato veloce e c’è un bel gruppo di studenti  che frequenta il politecnico di Lecco; tra l’altro siamo l’unico ristorante persiano in Lombardia, quindi se sentono la mancanza della cucina di casa non hanno molti altri posti dove andare! Abbiamo poi molti clienti lecchesi, per esempio molta gente che lavora in centro viene a pranzare da noi nella pausa oppure a bere thè e tisane nel pomeriggio; tante coppie e famiglie si fermano anche dopo cena: essendoci un’area giochi per i bimbi e un’atmosfera molto rilassante è piacevole intrattenersi a chiacchierare finito di mangiare! Abbiamo anche molti clienti celiaci, essendo la cucina iraniana totalmente priva di glutine”.

Chiara Boli