…UN SOGNO E LA ROCCIA:
LA SERATA DEL CAI BALLABIO
CON LA VOCE DI PIETRO BUZZONI

grigna e grignone da erna

BALLABIO – “Tra storia, amicizia, volontà, creatività e un sogno sulla roccia”. Ecco il luogo immaginario dove Pietro Buzzoni ha portato il pubblico ballabiese nella serata al Centro Polifunzionale Monte Due Mani. Un momento proposto dalla sottosezione del C.A.I. di BallabioCasimiro Ferrari” e dall’amministrazione comunale che ha fermato per due ore il fiato dei presenti, tra un senso di vertigine e lo stupore di tanta storia in così poco tempo. Una passeggiata verticale sullo spazio “impossibile” della cruda roccia.

Emozionante per i camminatori e per gli escursionisti, utile per chi arrampica senza molti problemi. Il racconto – lezione dell’introbiese Buzzoni, presentato dall’amico Calumer e affiancato dal compagno di avventure Adriano Selva, è partito un po’ indietro nel tempo, nell’epoca romantica della fine dell’ottocento, quando la montagna cominciava a incuriosire le menti e le mani dei benestanti avventurosi che smisero di sentire quel luogo misterioso ed impervio come un pericolo e decisero di mettervi piede.

montagne da vinciPrima dell’analisi delle forme di alpinismo arcaico a cavallo con la modernità, Buzzoni ha brillantemente e rapidamente toccato intellettuali storici che hanno scritto le Grigne e la Valsassina, tra cui Leonardo Da Vinci, uno tra quelli che le dipinse, e Antonio Stoppani, cercatore di fossili.

Ma il sentiero della serata ha il suo vero principio nello sviluppo delle ferrovie e della stampa d’impronta turistica che nell’ultimo ventennio dell’ottocento aprì le porte alla veduta di una montagna come investimento del tempo libero, per chi ne aveva. E quindi il via ai primi nomi che con il minimo ausilio rudimentale cercarono di conquistare pareti, vette, canali e torri delle care Alpi, accompagnati da fotografie d’epoca inedite e immagini delle Grigne con le relative vie d’arrampicata, storie dei rifugi in costruzione, conquiste delle creste con e senza neve, aneddoti e incontri.

Eugenio_Fasana_in_Grignetta_nel_1921._Archivio_FasanaTra gli altri, Buzzoni si è soffermato in modo particolare sull’alpinista Eugenio Fasana, teorico innamorato della Grigna, che scrisse nel ’39 “Nell’esercizio dell’alpinismo, il libro delle regole e dei precetti è un buon bastone, ma una cattiva piccozza”. Un personaggio che estrasse dall’alpe non solo uno sport ma anche un profilo artistico, poetico e culturale.

Così come Achille Ratti, Quintino Sella, Giovanni Gandin, Riccardo Cassin, Mario Dell’Oro (detto Boga), Giuseppe Alippi, Benigno Balatti, Marco Ballerini, Lorenzo Mazzoleni, per finire col ricordo continuo all’amico Marco Anghileri (detto Butch).

Il percorso ha attraversato lo spirito e le tecniche dell’alpinismo nel tempo, fino ad arrivare al free climbing degli anni ’70 e ’80, fino ai giorni nostri, dove comunque rimane ancora molto lavoro da fare. Il confronto tra le immagini del passato e l’attualità ha provocato nel pubblico molto stupore e anche qualche sorriso. Sono momenti utili anche dal punto di vista di una rieducazione alla storia locale, per non dimenticare, nonostante le tecniche avanzate, le tecnologie e il digitale, dei tempi in cui anche solo raggiungere la Valsassina era un’impresa per pochi fortunati.

montagna segantini

Le emozioni sono poi diventate più personali quando, nella seconda parte del racconto, Buzzoni ha ricordato le avventure con i compagni di corde del fine settimana, con i quali non solo ha scoperto la verticalità delle Alpi ma anche il profondo, virtuoso e sincero valore dell’amicizia. “Creare nuove vie è come sognare un percorso che ti si apre davanti al momento”, serve coraggio, esercizio e quella giusta dose si spirito d’iniziativa che ti permette di equilibrare strumenti e necessità.

Il prossimo appuntamento col C.A.I. di Ballabio è per effettuare la fiaccolata scendendo dalla Grigna, in memoria di Marco Anghileri, domenica 15 marzo dai Piani Resinelli. Ogni informazione va richiesta al n. 335 67 64 868 (Calumer).

Michele Casadio

 

Non cercate nel monte
un’impalcatura per arrampicare,
cercate la sua anima
(Julius Kugy, scrittore e alpinista)

 

La montagna è fatta per tutti,
non solo per gli alpinisti:
per coloro che desiderano riposo
nella quiete
come per coloro
che cercano
nella fatica
un riposo
ancora più forte
(Guido Rey)

 masaccio montagne