ALPFOODWAY DELL’ADDA:
UN METADISTRETTO TURISTICO
PER UNIRE SETTE TERRITORI

LECCO – Nella sala consiliare del palazzo comunale, il secondo di una serie di incontri, organizzato da Ersaf Lombardia e Crams Lecco in collaborazione col Comune di Lecco, per presentare il progetto del “Metadistretto dell’Alpfoodway dell’Adda” agli enti e alle realtà del territorio, un nuovo contesto di valorizzazione multidimensionale in chiave turistica del lecchese, che trova spazio anche nell’ambito delle attività a tema Olimpiadi Milano Cortina 2026, con la volontà di costruire un programma territoriale a lungo termine

Il metadistretto mira a valorizzare in rete il patrimonio agroalimentare ed eno-gastronomico, ambientale, socio-culturale, storico, economico e sportivo di tutti i 7 territori attraversati dal fiume Adda, da Bormio a Cremona, proponendo la costruzione e il rilancio dell’identità che collega le comunità attraversate da questa dorsale, con tradizioni da conservare, valorizzare rendere disponibili e promuovere, integrando l’offerta turistica esperienziare.

Il momento è servito a fornire le coordinate di una progettualità che ambisce a raccogliere una larga base di partner territoriali: “L’attrattività del territorio lecchese – sottolinea l’assessore all’attrattività del Comune di Lecco Giovanni Cattaneo – scorre anche lungo il fiume: l’Adda come protagonista delle esperienze outdoor per scoprire le produzioni locali, le buone pratiche ambientali, la cura delle tradizioni, il turismo religioso. Grazie all’intuizione del Crams iniziamo un percorso per verificare fino in fondo la possibilità di attivare un metadistretto che unisca sette territori posizionando prodotti ed eccellenze locali dentro un circuito regionale e internazionale ben riconoscibile e orientato alla sostenibilità”.

Andrea Calori, responsabile del comitato scientifico dell’Alpfoodway dell’Adda, ha evidenziato: “L’attenzione del programma alla salvaguardia del patrimonio naturale, della storia di mestieri legata alle produzioni eno-casearie di montagna, degli equilibri sociali e ambientali tra le aree interne e quelle urbane e metropolitane e l’inserimento nel programma di temi quali il benessere, l’educazione alimentare alla dieta alpina e la costruzione di un circuito di produzione di arti performative nei 7 territori, qualificano il metadistretto come uno dei più avanzati nella cooperazione interterritoriale e interdisciplinare”.