QUESTURA, I DATI DEI REATI:
NEL 2021 SALGONO DEL 10%.
MOLTE LE TRUFFE INFORMATICHE

LECCO – In occasione del 170° anniversario della fondazione della Polizia di Stato, sono stati diffusi i dati relativi alla attività svolta dalla PS della Questura lecchese (U.P.G.S.P., Digos, Squadra mobile, div. PASI – Polizia stradale – Polizia ferroviaria).

Confrontando il 2020 con il 2021 il numero complessivo dei reati denunciati risulta aver subito un incremento di circa il 10%, valore che scende a circa il 5% nel caso dei furti e delle altre tipologie dei cosiddetti reati contro il patrimonio. Di contro e probabilmente ancora a causa della pandemia che ha favorito un costante e maggiore utilizzo dei mezzi telematici, la voce relativa alle truffe e/o frodi informatiche ha subito un incremento di circa il 35%. Il dato relativo agli arresti è rimasto pressoché invariato mentre quello delle persone denunciate in stato di libertà ha subito un decremento di circa il 20%. Infine, anche i dati relativi alle persone e mezzi controllati è rimasto sostanzialmente invariato

L’attività di prevenzione posta in essere dalla Polizia di Stato “è rimasta comunque a livelli di assoluta incisività seppure con i limiti ancora imposti dalla gravissima pandemia che sta sempre interessando il nostro paese”.

> Brochure dati Polizia Lecco 170° anniversario fondazione


Le operazioni di maggior rilievo:

03.06.2021 – Personale della squadra mobile unitamente a personale del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia, nell’ambito di una operazione di Polizia finalizzata alla prevenzione e repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti, hanno effettuato un accesso nella zona boschiva in località Cibrone di Nibionno dove erano stati più volte segnalati, anche tramite l’applicazione “YouPol”, individui di etnia magrebina dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti; nella circostanza uno dei soggetti presenti, cittadino marocchino, veniva fermato mentre tentava di nascondersi nel fitto della boscaglia e trovato nella disponibilità di un bilancino di precisione e di un marsupio con all’interno sostanza stupefacente pari a grammi 63.6 del tipo cocaina (di cui 36 grammi già divisi in 56 dosi), grammi 28,8 del tipo eroina e grammi 26,9 del tipo hashish, risultate poi positive al narcotest; lo stesso veniva tratto in arresto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

01.04.2022 – Personale della squadra mobile a seguito di attività di iniziativa, traeva in arresto per detenzione illegale di armi da fuoco e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti due cittadini italiani di origini africana residenti a Lecco. Nello specifico, a seguito di una serrata attività info-investigativa la Sezione Antidroga aveva avuto notizia che i predetti soggetti gestivano un vasto di giro di spaccio di cocaina, hashish e marijuana nella zona di Viale Turati, uno dei punti nevralgici della movida lecchese e che gli stessi erano anche in possesso di armi da fuoco. L’immediata attività di indagine della squadra mobile permetteva di individuare un box auto sito in via Privata Zanella, traversa di viale Turati, ove era verosimile che fossero occultate sia la droga che le armi.

La squadra mobile quindi nel pomeriggio del 01 aprile u.s. al termine di un lungo servizio di appostamento, riusciva a bloccare i due soggetti nel momento in cui si trovavano nei pressi del citato box auto, procedendo al loro controllo. Nella circostanza i soggetti venivano bloccati a bordo della loro autovettura con in mano due panetti di hashish dal peso di oltre 200 grammi, appena ritirati dal predetto box-auto e trovati in possesso di circa 1.700 euro e di quattro telefoni cellulari, di cui due, mini telefoni facilmente occultabili, verosimilmente adibiti ai contatti con gli acquirenti di droga.

Nel frangente i soggetti venivano trovati entrambi in possesso delle chiavi di apertura di uno dei box la cui perquisizione permetteva di rinvenire due pistole illegalmente detenute oltre a circa 400 grammi di cocaina, circa 3,7 chilogrammi di hashish e 3,3 chilogrammi di marijuana e vario materiale atto al confezionamento delle dosi. Le successive perquisizione domiciliari a carico dei soggetti permettevano di sequestrare un’altra pistola, con matricola abrasa, nonché altri 120 grammi di cocaina, di cui una parte già suddivisa in dosi pronte allo spaccio. Per quanto sopra i soggetti venivano tratti in arresto e associati alla locale casa circondariale in attesa dell’udienza di convalida.

Arresti in esecuzione di ordinanze di carcerazione, in esecuzione di pene definitive o di misure di custodia cautelare in carcere

09.02.2021 – Personale di questa Squadra Mobile unitamente a personale della Guardia di Finanza, a seguito dell’esecuzione di misure cautelari personali e reali delegate dalla D.D.A. di Milano, procedeva all’adempimento di 10 custodie cautelari in carcere e 8 in regime degli arresti domiciliari nei confronti di altrettanti cittadini italiani:

Ai vari soggetti erano distintamente riconosciuti vari capi d’imputazione tra cui quelli p. e p. dagli artt. 416 bis c.p., 71 comma 1 D.Lgs. 159/11, 452 quaterdecies (attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti), 452 octies, 416 bis.1 c.p.; 8 d.lgs. 74/00 (emissione di fatture inesistenti); 648 ter.1 (autoriciclaggio); 644 co. 1 e 5, nn. 4) e 5) (usura aggravata); 629 co. 1 e 2, art. 628 co. 3 nr. 1) e 3); 132 d.lgs. 385/93 (abusiva attività finanziaria).

Le attività investigative hanno permesso di acclarare l’esistenza di un sodalizio criminale di stampo ‘ndranghetista dedito alla commissione di numerosi reati, come sopra evidenziati, “gestendo” ingenti risorse finanziarie nella conduzione del traffico di materiali e rifiuti ferrosi. Inoltre, nel corso dell’attività di indagine sono stati documentati flussi di denaro movimentati dalle società del sodalizio criminale pari a circa 60 milioni di euro.

Nell’ambito di tale procedimento, sono state esaminate, attraverso indagini bancarie, le posizioni di numerose società connesse, facenti parte del sistema criminale creato da due dei destinatari delle misure. Inoltre, una parte dei proventi illeciti veniva reinvestita in nuove attività economiche.

Le successive attività di analisi dei conti correnti intestati alle predette società, corroborate dagli elementi scaturiti dalle indagini tecniche, permettevano di rilevare che in tali nuove attività commerciali erano investite somme di denaro provento dei traffici illeciti di metalli e rifiuti ferrosi perpetrato con le società intestate vari prestanome operando di fatto auto riciclaggio ex art. 648-ter.1 c.p. Pertanto, le indagini hanno evidenziato come le attività criminali in argomento siano state condotte con modalità tipicamente mafiose consistenti in minacce, aggravate anche dall’utilizzo di armi da fuoco, finalizzate al recupero di crediti derivanti da prestiti usurai concessi a numerosi soggetti che a lui si rivolgevano nel corso dell’inchiesta. Erano quindi contestati a vario titolo i ruoli di capo, promotore e organizzatore, il ruolo di capo e organizzatore nonché quello di partecipe, ovvero uomo di fiducia del promotore e organizzatore a completa disposizione di quest’ultimo, che coadiuva nelle attività di usura, esercizio abusivo del credito ed estorsione, mantenendo i rapporti con i soggetti debitori, riscuotendo le somme dovute a titolo di interessi e/o di capitale e intervenendo in prima persona ogni qualvolta vi è necessità di porre in essere un intervento intimidatorio o un gesto violento.

Allo stesso promotore e organizzatore sono state sequestrate delle armi da fuoco (una pistola Beretta calibro 6,35 browning e una carabina calibro 22 a ripetizione ordinaria con canna modificata con filettatura per innesto silenziatore corredata da cannocchiale di puntamento marco TASCO misura 4×32 e di silenziatore, di forma cilindrica).

26.10.2021 – Personale della Squadra Mobile, a seguito di attività di indagine finalizzata ad individuare un’organizzazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti operante nelle aree boschive, in data odierna, unitamente a sei equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia di Milano e una unità cinofila del Reparto di Milano, dava esecuzione alle Ordinanze di custodia cautelare 768/21 RGNR e n°1210/2021 RGGIP emesse dal GIP del Tribunale di Lecco in data 30.09.2021. Nel frangente si procedeva alla cattura di quattro cittadini tutti stranieri.

Contestualmente veniva anche accompagnato e identificato un altro cittadino straniero, successivamente tratto in arresto in quanto destinatario di provvedimento di “revoca di decreto di sospensione di ordine di esecuzione per la carcerazione ex art. 656 c°8 c.p.p. e ripristino dell’ordine medesimo” avente N.SIEP 153/2021 emesso dalla Procura della Repubblica di Pavia.

 

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