LECCO – Una volta c’era il distributore automatico di acqua, naturale o frizzante, poi è stata la volta del latte. Oggi tocca al vino. A Lecco, in Viale Turati, è stata installata nei giorni scorsi la prima casetta che permette agli utenti di poter scegliere alcune diverse tipologie di vino rosso e bianco e di una birra e di selezionarne anche la quantità (il minimo acquistabile è mezzo litro e i contenitori devono essere portati da casa).
Il macchinario, messo a punto dalla giovane start up “Enoenergy” di Missaglia, è attivo dalle 8 alle 22 e l’accesso è consentito soltanto a coloro che introdurranno la tessera sanitaria (i minori di 18 anni non possono procedere nell’acquisto) e comporranno un pin personale scelto e richiesto ogni volta che si accede al distributore. Già un centinaio gli iscritti che hanno provato il macchinario.
“L’idea nasce da un’attenta analisi di mercato – Alberto Villa, uno dei titolari di Enoenergy – è un prodotto che non era presente. Vogliamo offrire un prodotto di qualità ad un prezzo competitivo”.
Finora c’è stato un buon afflusso a dimostrazione della curiosità che ruota attorno al distributore.
Ma Alberto Villa ci tiene a sottolineare che: ”la macchina non è pensata per chi vuole abusare di vino, ma per chi vuole consumare in casa propria un prodotto di qualità. La legge ci permette di stare aperti fino a mezzanotte, ma abbiam preferito chiudere prima, vogliamo disincentivare l’uso di alcolici da parte dei giovani che ne abusano. è una scelta di coscienza, siamo padri di famiglia. L’abuso ci dà fastidio”.
Il distributore, dopo una prima fase di controllo e collaudo delle funzionalità, verrà gestita direttamente attraverso internet.
Enoenergy è una start up innovativa e non si fermerà qui: dopo Lecco è in fase di definizione l’apertura di un altro distributore di vino a Oggiono.
“Partiremo subito con altri 10 punti in Lombardia, vorremmo installare circa 300 distributori di vino nei prossimi anni. Stiamo anche lavorando su progetti riguardanti le micropale eoliche e un distributore di gelato artigianale, per dare alcuni esempi. Si tratta di progetti interessanti dal punto di vista economico e occupazionale. Vorremmo assumere una trentina di persone nei prossimi tre anni”.
Elena Pescucci