STORIE DELLA LINGUA ITALIANA
IL CALCIO, LA CROCE EDILIZIA
DEL MURATORE CHARLIE AUSTIN

austin muratoreLa croce, figura geometrica concernente due linee che si incrociano perpendicolarmente con un angolo retto, oltre ad essere simbolo religioso, assume tante curiose sfaccettature.

Si dà il caso che sia stato Charlie Austin, il giovane attaccante del Southampton, a convogliare la croce ad un nuovo utilizzo.

È ben noto il caso di Charlie, giocatore di calcio ed ex muratore che ha fatto della propria passione un vero e proprio mestiere. Ma quello che non tutti sanno è quanto le due attività siano state imprescindibili.

Charlie, durante una lunga e faticosa giornata di lavoro, si ritrova a riflettere su quanto il calcio avrebbe potuto rappresentare una carriera di gran lunga meno difficoltosa di quella nel settore edile, non sa come uscirne, ma un vecchio collega, in un momento di disperazione, gli ricorda quanto dovrebbe conseguire il proprio lavoro, croce edilizia della propria esistenza.

annuncio_1_puntelli_a_croce_edilizia

Charlie, perplesso, cerca di decifrare le parole dell’amico e inizia una lunga ricerca per la felicità, che avrebbe conseguito solo grazie alla croce edilizia. A nulla servirono le indicazioni di amici e parenti, “voglio farcela da solo” pensava Austin. Passavano i giorni e la croce sembrava sempre più inarrivabile, ogni cantiere aveva esaurito la propria scorta, la terra promessa si faceva lontana.

Una mattina in cantiere Charlie da lontano la vide, rosso mattone e con qualche segno del tempo, leggermente arrugginita ma ancora efficace per perseguire la propria vocazione. Afferrò una manciata di puntelli a croce, arnesi utilizzati nell’edilizia per fungere da sostegno e si adoperò per assicurare in modo efficace l’impalcatura sulla quale stava lavorando. La lezione era chiara: nulla, meglio della sicurezza, potrà portarti lontano. Una metafora di quanto la sicurezza sul lavoro e nella vita facciano da traino per il futuro. Fu così che Charlie con la sua bella croce edilizia si assicurò un proficuo futuro da capocantiere, accantonando per sempre la carriera nel calcio.

In realtà non andarono così le cose, Charlie venne invitato dall’amico a concepire il calcio come croce e delizia della propria esistenza, per tanto fonte di piacere e al contempo sofferenza!

La sofferenza provata per le fatiche subite per raggiungere il proprio obiettivo e la costante sensazione di non essere abbastanza e il piacere nei piccoli traguardi, tali da portarlo a diventare un vero campione nel suo sport. Charlie Austin, nonostante il calcio fosse per lui croce e delizia, non ha abbandonato i propri sogni e ciò gli ha permesso di arrivare al successo.

Martina Panzeri