A CALOLZIO TORNA IL T-RED: MINORANZA CRITICA

CALOLZIOCORTE – Il contestato sistema T-Red all’incrocio tra corso Dante e via Galli tornerà operativo a Calolziocorte, ma con una nuova gestione e obiettivi chiari: garantire maggiore sicurezza stradale e ridurre le infrazioni, in particolare il passaggio con il semaforo rosso. La Commissione Territorio di martedì sera ha discusso approfonditamente il tema, mettendo in chiaro le novità e anticipando che la nuova tecnologia, che dovrebbe tornare almeno tra un mese, rimarrà attiva al massimo per un anno, per valutare il comportamento degli automobilisti; dopodiché, il Comune intende intervenire posizionando una rotonda a raso sull’incrocio.

Il sindaco Marco Ghezzi ha chiarito che il precedente contratto con il gestore del T-Red è stato sciolto consensualmente, senza penali, a causa di inadempienze dell’azienda: “Il sistema proposto non era in grado di gestire automaticamente le operazioni previste, poiché, oltre ad ulteriori problematiche, dal contratto non era possibile rimuovere le infrazioni scattate con il superamento senza danni della linea d’arresto. Il Comune – ha dichiarato Ghezzi – ha sostenuto solo i costi dei primi tre mesi e le commissioni sulle sanzioni, senza ulteriori spese”.

“Il nuovo sistema sarà gestito direttamente dalla Polizia Locale – ha annunciato il primo cittadino -, con l’obiettivo di monitorare e sanzionare in particolare i passaggi col rosso, i più frequenti: in soli tre mesi, il t-red ha registrato 863 infrazioni solamente di questo tipo. Inoltre, il 65-70% delle multe erano dovute al superamento della linea di arresto, comportamento diffuso per cui non abbiamo potuto togliere le sanzioni a priori poiché rimane comunque un’infrazione del Codice della strada”.

Secondo l’amministrazione la delibera, che ha ottenuto il parere favorevole del comandante della Polizia Locale Andrea Gavazzi, è motivata da ragioni di sicurezza: “Il passaggio col rosso è un’infrazione grave e non può essere ignorata, perché può portare a conseguenze ben peggiori – ha sottolineato Ghezzi – . Come amministrazione vogliamo mantenere il T-Red attivo per un anno, per disincentivare comportamenti pericolosi, ma puntiamo a sostituire il semaforo con una rotonda a raso entro l’anno“.

L’assessore alla sicurezza Luca Caremi ha evidenziato come la gestione locale permetta di emettere le sanzioni in tempi rapidi, evitando i ritardi del precedente sistema: “Contiamo di emettere le sanzioni entro una settimana; ai cittadini verranno inviati foto frontali e posteriori dell’auto e sarà possibile visualizzare un video dell’infrazione”. Caremi si è inoltre augurato che gli utenti della strada abbiano imparato dal precedente sistema e spera che non sia necessario staccare altre contravvenzioni.

La capogruppo di Calolziocorte BeneComune, Sonia Mazzoleni, ha espresso dubbi sulla nuova tecnologia, sottolineando come, secondo lei, lo strumento è stato e sarà utilizzato dall’amministrazione per fare cassa: “Non ho depositato le 700 firme raccolte contro il sistema perché intendo vedere se le sanzioni riceveranno tutte lo stesso trattamento – ha dichiarato -; nel caso in cui dovessero proseguire gli abusi di potere, mi adopererò per un esposto alle autorità competenti“. La capogruppo d’opposizione ha inoltre chiesto maggiore attenzione ai passaggi col rosso in largo Garibaldi, che ha dichiarato di aver osservato durante gli orari di ingresso a scuola.

Mazzoleni ha infine posto un interrogativo sull’efficacia di una futura rotonda a raso sull’incrocio: “Prendendo ad esempio quella di via Mandamentale, una soluzione simile su corso Dante diminuirà o aumenterà la velocità dei veicoli?”

Assente alla Commissione il capogruppo di Cambia Calolzio Diego Colosimo, che ha affidato ai social il suo pensiero riguardo la scelta del sindaco Ghezzi: per Colosimo, il sistema è più punitivo che educativo ed è necessario ripristinare la regolazione semaforica precedente, eliminando la svolta a sinistra da via Galli e riportando il semaforo verde sempre attivo su corso Dante.

L’assessore alla viabilità Dario Gandolfi ha difeso la scelta del T-Red come strumento di prevenzione: “Con il nuovo codice della strada, il passaggio con il rosso è definito come “dalla riga di arresto fino all’altra parte del semaforo”; l’anno scorso eravamo impotenti verso il gestore riguardo per il superamento della linea bianca, mentre ora questo non sarà più un elemento strumentale per la multa”. Gandolfi ha dichiarato che “fare cassa era l’ultima delle nostre idee, è una scelta di buonsenso per evitare incidenti gravi. All’opposizione chiedo di darci la possibilità di sperimentazione con questo nuovo sistema, con cui potremo valutare i dati ed eventualmente rimuoverlo nel giro di 3-6 mesi”.

L’amministrazione si dice fiduciosa che, come accaduto con il primo sistema all’incrocio di via Lavello, i cittadini si abitueranno a rispettare il semaforo e che le infrazioni saranno emesse senza i problemi riscontrati con la precedente gestione.

Michele Carenini