LECCO – Proseguono gli incontri e le iniziative del ciclo “Archivi per Lecco“, organizzato da quest’anno dall’Associazione Giuseppe Bovara – “Archivi di Lecco e della Provincia”. Il crescente successo di pubblico conferma la buona riuscita della formula che finora ha visto, sotto la “cornice” predisposta dall’Associazione, il coinvolgimento sinergico di altre diverse realtà associative del territorio e di numerosi relatori ospiti che, gratuitamente, hanno messo a disposizione della città la loro esperienza e professionalità.
Le due ultime iniziative ne sono ulteriore conferma. Settimana scorsa, all’interno e con l’affianco di MedFest Lombardia 2025, si è tenuto in Officina Badoni l’incontro “Revival di pietra. Neomedievalismi lombardi nei territori di Varese e di Lecco”. Ospite il Prof. Giuseppe Pacciarotti che, dialogando con Umberto Calvi e Francesco D’Alessio, ha introdotto la serata con un panorama sui modelli, sulle fonti e sui primi esempi “clamorosi” di quella particolare sensibilità artistica che va sotto il nome di “neomedievalismo”, declinata nei suoi principali sottoinsiemi: neogotico, neoromanico, neovisconteo fino all’estremo limite cronologico del neosforzesco. Cimiteri, ville, centrali idroelettriche, industrie, decorazioni: ecco alcuni dei temi che subirono l’influsso di quel particolare gusto e che il Prof. Pacciarotti ha illustrato con esempi che tuttora ne testimoniano il successo e la diffusione.
Il confronto di alcune di queste strutture tra i territori di Varese di Lecco ha evidenziato la vicinanza tra i due territori, accomunati dall’influsso culturale irradiato dalla capitale meneghina. Tra gli esempi “lecchesi” che hanno colpito il pubblico vanno segnalate diverse chiese (come il Santuario di Nostra Signora della Vittoria e la chiesa di Lourdes sopra Acquate, protagoniste della passeggiata organizzata sempre con MedFest il giorno successivo alla conferenza, con la partecipazione della Prof.ssa Giovanna Virgilio), alcune ville (come quella, quasi fiabesca, fondata a Olate e fine Ottocento dalla famiglia Bonaiti) e, ovviamente, strutture industriali, prima tra tutte la sede stessa dell’incontro ovvero Officina Badoni, di evidente influsso neogotico.
Ieri invece si è tenuta un’iniziativa particolare: un laboratorio artistico-poetico di Caviardage tenuto dalla formatrice Paola Rauzi. I partecipanti sono stati guidati, attraverso immagini e attività creativa, in un vero e proprio viaggio introspettivo che ha generato delle vere e proprie piccole opere d’arte personalizzate ispirate al tema dell’autunno. Le libere offerte raccolte sono state devolute (come per le precedenti iniziative) al fondo per il restauro della tela secentesca dell’Adorazione dei Pastori di Maggianico. Un modo semplice per coinvolgere tutta la comunità nella “riscoperta” di un elemento identitario.
Con l’occasione si anticipano i prossimi incontri in calendario, per i quali (così come per quelli in programma fino a fine anno) verrà comunque data successiva comunicazione:
– giovedì 23 ottobre alle 18, presso la biblioteca comunale di Colico, l’ambasciatore Bernardino Osio terrà un incontro dedicato al diario di guerra della madre Antonietta Nogara Osio, pubblicato sull’ultimo numero di “Archivi di Lecco”.
– sabato 8 novembre alle 16, presso Officina Badoni, si terrà un evento-incontro a più voci, animato da letture e momenti musicali, dedicato al bicentenario della nascita di Graziano Tubi (1825-1904), imprenditore, inventore e filantropo.
Per chi non fosse potuto intervenire ai precedenti incontri, è possibile vederli registrati sul canale YouTube dell’Associazione Giuseppe Bovara.
RedLC