CGIL LECCO: MICHELA MAGNI ELETTA PRESIDENTE DEL CO.CO.PRO. INAIL

LECCO – La segretaria della Flai Cgil di Lecco Michela Magni, in rappresentanza di Cgil, Cisl e Uil di Lecco, è stata eletta il 21 novembre scorso presidente del Co.Co.Pro. – Comitato Consultivo Provinciale dell’Inail di Lecco, in sostituzione di Ivan Altomare, il cui mandato è giunto a naturale scadenza.

La candidatura è stata espressa dalla Cgil ed è stata condivisa dalle parti sociali presenti nel Comitato, confermando la volontà comune di rafforzare il ruolo del Co.Co.Pro nelle politiche territoriali di prevenzione, ricerca e monitoraggio degli infortuni sul lavoro. Per i prossimi quattro anni, Magni sarà chiamata a coordinare e sviluppare le attività del Comitato, in coerenza con le linee di mandato del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inail regionale, promuovendo un confronto costante tra istituzioni, organizzazioni sindacali e rappresentanze datoriali.

“Ringrazio tutte le componenti del Comitato per la fiducia – commenta Magni –. La nostra priorità sarà monitorare l’andamento degli infortuni sul territorio e mettere in campo azioni concrete per ridurli. In alcuni settori particolarmente delicati, i lavoratori e le lavoratrici subiscono infortuni che spesso non vengono denunciati: far emergere questo sommerso è fondamentale per garantire tutele reali e per costruire un sistema di prevenzione efficace. È mio preciso impegno proseguire l’ottimo lavoro svolto sino a oggi dall’ex presidente e dal Comitato, ampliando le buone pratiche e rafforzando gli strumenti di prevenzione”.

Magni sottolinea come sia necessario rafforzare la rete territoriale della prevenzione: “Lavoreremo per continuare a promuovere la cultura della sicurezza, sostenere le persone nel percorso di denuncia e rendere più accessibili gli strumenti di tutela. Il nostro compito sarà anche quello di valorizzare le buone pratiche già presenti nei vari territori, facendo in modo che diventino un patrimonio condiviso”.

“La sfida – conclude Magni – è fare in modo che nessuno resti solo. La sicurezza non può essere un costo: deve essere un diritto pieno, garantito e riconosciuto”.