CITTADINANZA A DI MATTEO. “SPECIALMENTE NEI PERIODI ELETTORALI CERTI SILENZI STRIDONO”

Che la sensibilità sociale delle Comunità locali rispetto a temi più generali sia tutta da dimostrare è quantomeno plausibile.
A volte sembra intuirsi che troppe siano le pur giuste e doverose esigenze dell’amministrare giorno per giorno realtà locali circoscritte per poter chiedere loro qualche volta di “alzare la testa” su aspetti comunque fondamentali per il nostro vivere.
Le questioni connesse alla Giustizia che prevede l’applicazione del principio costituzionale e sostanziale “tutti siamo uguali di fronte alla legge“ dovrebbe essere una di queste. Un’esigenza di base che, ben lontana dall’essere oggetto per soli esperti, permea di fatto la vita di ognuno di noi, sia positivamente che purtroppo negativamente quando risulta disattesa.

E’ quindi certo che ognuno di noi debba vigilare su un patrimonio di civiltà che riguarda tutti e che purtroppo spesso subisce attacchi da chi, a vario titolo, rivendica in modo più o meno mascherato una sostanziale impunità, magari in ragione del proprio ruolo istituzionale o politico.

Ne dovrebbe derivare che coloro che, a nome nostro, svolgono, a partire dai magistrati, un’azione tutelativa nei confronti di certi comportamenti debbano essere a loro volta sostenuti, non foss’altro che per preservare il nostro quotidiano tessuto sociale da privilegi e favoritismi.

Ecco quindi perché continuo a non comprendere i motivi del silenzio delle Amministrazioni della nostra Provincia, specialmente quelle che hanno aderito all’Associazione nazionale “Avviso Pubblico” * che sta già operando con iniziative a sostegno della Legalità, circa la proposta che da tempo con un gruppo di amici ho avanzato per la concessione della Cittadinanza Onoraria al magistrato Nino di Matteo.

Qui 30′ di un imperdibile video collegato: https://youtube.com/live/Y0u1C7gzPW0?si=rvSKfgD7GkbPaJGv (Giovanni Falcone La vera storia della Trattativa e delle stragi dello Stato-mafia 21 maggio 2023 dal 16′ 40″ al 46′ 30′ circa).

Un magistrato che, assieme ad altri altrettanto coraggiosi, è sottoposto non casualmente ad una costante azione di delegittimazione per la sua “inchiesta” sulla cosiddetta “Trattativa Stato-mafia” che ha messo in luce le indicibili compromissioni di parti importanti anche delle nostre Istituzioni.

Sembra di rivivere quanto successo a Falcone e Borsellino.

La domanda diretta da porsi è: non parrebbe normale in un Paese normale cercare di sostenere costoro in vari modi, non celebrandoli però da morti – Dio ce ne scampi – MA BENSI’ DURANTE LA LORO VITA?
Non sarebbe un modo per riconoscere, attraverso il loro esempio, anche la basilare importanza delle migliaia di anonimi “testimoni di legalità” che quotidianamente si impegnano contro mafie e malaffare?

Ecco perché mi permetto instancabilmente di proporre tale o simile riconoscimento pubblico arrivando pure ad allegare qui di seguito una bozza orientativa di una possibile mozione finalizzata allo scopo.

Vediamo se qualche Amministrazione Comunale finalmente saprà accogliere tale istanza (nient’affatto di natura eclatante ne strumentale e peraltro avanzata pubblicamente da oltre un anno e mezzo) qualificando così significativamente , al di là del colore politico, anche la propria campagna elettorale su aspetti centrali per la nostra Democrazia.
Certo è perlomeno scomodo prendere posizione contro i cosiddetti interessi forti.

Forse è meglio tergiversare? Ai Comuni la risposta.

Germano Bosisio

*Provincia di Lecco e Comuni di Annone Brianza, Barzanò, Bulciago, Civate, Cremella, Dolzago, Ello, Garlate, Lecco, Malgrate, Missaglia, Oggiono, Olgiate Molgora, Olginate. Osnago, Valmadrera, Verderio.