CHE PESSIMO INIZIO DI SETTIMANA PER I PENDOLARI LECCHESI…

trenoLECCO – Questo è il tragico bollettino di guerra del lunedì mattina: il Regionale 2553 – che parte da Sondrio alle 5.32 per raggiungere Milano Centrale alle 7.38 – è partito con il piede sbagliato. E il motivo è tutto da individuare in Alta Valtellina: si tratta di un guasto che RFI, la società che si occupa della linea ferroviaria, ha individuato tra Sondrio e Colico. E che i suoi operai hanno cercato di sistemare nel più breve tempo possibile.

Il 2553 ha racimolato oltre la mezz’ora di ritardo ed è arrivato a destinazione praticamente alle 8.15. Stesso scenario per il 2555, che ha lasciato il capoluogo valtellinese con 5 minuti di ritardo, che già a Morbegno rasentava la ventina di minuti. Niente da fare: all’arrivo ne ha contati 40 di ritardo. Lo stesso numero di minuti che ha maturato pure il treno successivo: il 2557, partito da Tirano puntuale alle 6.10. Tre ore in totale per arrivare nella City. Poco più le stesse che ci ha impiegato il 2561 (partito un’ora più tardi dalla città del santuario mariano).

Tutto questo ha ovviamente infervorato gli animi dei pendolari del Lago: se i Lecchesi si sono orientati su altri convogli (il “Besanino” oppure i ‘due piani’ che si dirigono verso Porta Garibaldi, che ovviamente hanno dovuto fare gli straordinari questa mattina, anche se in genere non sono ben messi, viste le centinaia di persone che ne usufruiscono quotidianamente), abbadiensi, mandellesi, liernesi, varennesi, bellanesi e derviesi hanno dovuto sbollire i nervi con i soliti abituali modi: macchinate di pendolari, destinazione Lecco.

Va da sé che, fortunatamente, era già da un bel periodo che ai pendolari lecchesi non toccavano certe mattinate. L’intoppo ci può stare, ma l’importante è ripristinare la linea nel più breve tempo possibile. Mancano 2 anni all’Expo: siamo un po’ indietro con questa manutenzione che dovrebbe essere sempre impeccabile.

Certo le condizioni meteorologiche di questi giorni non hanno aiutato treni, linee elettriche e addetti ai lavori. Ma non si può transigere. Sta arrivando anche il ponte del 25 aprile e qualche turista che voglia andare in Valtellina potrebbe indirizzarsi sul treno come mezzo di trasporto per risparmiare qualche soldino di benzina.

In conclusione, i disagi sono poi rientrati intorno alla metà della mattinata. Ma il dente avvelenato quello è difficile da smaltire nel breve periodo.

Giovanni Zucchi