MONTE MARENZO – Concluso alle otto e mezza di stasera il secondo vertice della giornata (il primo in prefettura stamattina, poi nel tardo pomeriggio a Levata con la popolazione). La brutta notizia è che il masso in bilico, ancora più grosso di quelli caduti, minaccia le abitazioni al punto da rendere necessario lo sgombero, a quanto pare per un paio di mesi.
In questo lasso di tempo, mentre verrà messa in sicurezza la zona, i residenti nelle tre palazzine interessate – oltre 120 persone – potranno recarsi nelle case solo accompagnati e per prelevare i loro oggetti, in orari prestabiliti.
E’ in corso il censimento per vedere quante persone hanno necessità di un luogo dove stare per continuare la propria vita in questo periodo e quanti invece potranno continaure a rimanere appoggiati ad amici e parenti.
Stamane nel vertice in prefettura in cui erano presenti gli amministratori di Monte Marenzo, l’assessore provinciale alla Protezione Civile Franco De Poi e i tecnici sia della Regione che quelli delle Ferrovie ìè emerso che l’intervento di messa in sicurezza sarà a cura delle Ferrovie ma la spesa verrà suddivisa tra i diversi enti seduti oggi al tavolo. Si tratta di decidere se eliminare o imbrigliare il masso pericolante, di certo verranno ripristinate le reti paramassi strappate.
All’incontro con i residenti di Levata stasera c’erano la giunta e tutti i consiglieri del Comune e anche l’assessore alla P.C. De Poi. Gli abitanti una volta ingoiato il boccone amaro dell’impossibilita di tornare a casa nell’immediato hanno avuto una “Reazione encomiabile” come ha voluto sottolineare il consigliere di maggioranza Daniel Fasolin.