ELEZIONI/APPELLO PER LECCO
SI TRASFORMA? “DAL PD
DEI SI’ O NO, NON DEI FORSE”

valsecchiLECCO – “Prima si fa il programma, poi si discute con i membri dell’associazione e i soggetti politici e infine si sceglie chi deve essere il candidato alle prossime elezioni”.

E’ ciò che ha sottolineato Corrado Valsecchi sabato mattina alla riunione di Appello per Lecco.

Ed è stata in qualche modo una risposta a quanti vorrebbero che fosse lui a guidare non solo l’associazione, ma anche una sua evoluzione in autentico movimento politico. “Il cambiamento che speravamo non c’è stato nel modo in cui noi pensavamo ci potesse essere – ha spiegato Valsecchi –, non è colpa solo degli amministratori ma di una serie di concause. Fatto sta che in questi 4 anni non siamo stati capaci di identificare una svolta”.

E guardando al futuro la posizione di Valsecchi è chiara:”Noi cercheremo di andare dal nostro alleato storico, il Pd, che in questi quattro anni e mezzo non è stato un grosso interlocutore come invece si sono dimostrati altri partiti tra cui il centrodestra con il quale abbiamo fatto ad esempio la battaglia sul gioco d’azzardo. Vorremmo provare a instaurare un rapporto con il Partito Democratico”.

appello per leccoSul Pd ha aggiunto:”Vorremmo finalmente capire il loro orientamento e capire se le nostre idee possono far parte di un programma organico. Vogliamo dei sì e dei no, non dei forse a partire dal cambio di macchina comunale. Adesso abbiamo capito come funziona, possiamo cominciare a metterci mano sapendo che la gestione del personale va fatta in una certa maniera”. Ha chiuso il suo intervento con una battuta:”Vi rassicuro di una cosa: non saremo mai alleati con la Lega, state tranquilli, però parleremo con tutti, verificheremo se il nostro programma è compatibile con altri e riporteremo tutto a questa assemblea”.

Dopo aver ascoltato attentamente le parole di uno dei suoi esponenti principali, in molti sono intervenuti per proporre di far fare il salto all’associazione, far diventare Appello per Lecco un movimento politico e candidare proprio Corrado Valsecchi, il quale non si è sbilanciato, ma è rimasto su una posizione neutrale e chiara: prima bisogna decidere il programma, poi dopo aver raccolto i pareri di altri esponenti politici l’associazione deciderà chi candidare.

“E’ evidente che l’associazione ha fatto molto per la città – ha dichiarato l’architetto Giulio Ceppi –, io per motivi di lavoro sono spesso all’estero, ma sono rimasto legato a Lecco, anche perché sono stato uno tra i fondatori di questa associazione e sono convinto che Lecco cambierà solo se cambia il suo rapporto con l’esterno; io farei altro per raccontare a chi non la conosce le risorse di questa città. Nessuno si accorgerà che esisti se non lo fai, se ti guardi solo dentro. La chiave è aprirsi al mondo con azioni locali concrete. E poi perché non fate un elenco delle opere realizzate da Appello per Lecco e quanto sarebbero costate senza il supporto volontario di chi ha lavorato?”.

Poi ha preso la parola anche Luca Radaelli (direttore artistico dell’Ultima luna d’estate, il festival del teatro popolare di ricerca made in Brianza):”Se non c’è nessuno che attua i programmi è inutile prepararli. Io poi dividerei le azioni locali da quelle che hanno respiro più ampio. Se poi penso alla pessima figura fatta dalla città con gli atleti del frisbee c’è da vergognarsi. Io non so chi ha deciso di ospitare quei “poveretti” al Bione tra acqua e zanzare. Una volta rientrare nei loro paesi non avranno certo fatto una buona pubblicità alla città. E sul futuro dico che se si riesce a creare una squadra per Appello per Lecco allora questa è la strada da perseguire”.

giorgio redaelliAll’assemblea è intervenuto anche Giorgio Redaelli, presidente dell’associazione Les Cultures: ”Appello per Lecco o è un’associazione culturale o è un movimento politico? Le due cose in questo momento non stanno andando d’accordo perché il compito di un’associazione culturale, io ne presiedo una, è quella di fare opere per il territorio, fare proposte; non deve essere legata, mentre il movimento politico per essere incisivo deve fare compromessi, fare trattative finalizzate per ottenere il massimo di influenza possibile. La mia idea personale è che una mediazione in questo è il fatto che ci sia un impegno attorno all’amministrazione; questo è un messaggio forte e permette alla gente di capire che l’espressione del pensiero di un’associazione culturale si materializza in un pensiero politico, poi le trattative si fanno dopo. L’identità dell’associazione è indissolubilmente legata al nome di Corrado, quando si parla di Appello per Lecco sui giornali in piazza, nei bar, il catalizzatore è lui…”.

A queste parole è subito seguito un lungo applauso. E’ evidente che la maggior parte dei membri dell’associazione vede in Valsecchi un leader.

Al presidente di Appello per Lecco Rinaldo Zanini è toccato chiudere la riunione:”A questo punto io proporrei di sentire i parere di tutti, presenti e non, tramite mail con proposte concrete per stilare un programma, dopodichè le sintetizzeremo e tra un mese ci ritroviamo per capire cosa è emerso”.

Elena Pescucci