ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO:
LA ‘BUONA PRASSI’ DELLA CISL
NELL’ESPERIENZA DI TRE STUDENTI

cisl alternanza scuola lavoroLECCO – Se le cattive notizie passano velocemente di bocca in bocca, le buone stentano a diffondersi. L’alternanza scuola-lavoro è semplicemente una forma istituzionalizzata di sfruttamento degli studenti? L’esperienza quadriennale della Cisl sembra disattendere questa prospettiva.

Sono quasi 10mila gli studenti della provincia di Lecco che per l’anno scolastico 2017-2018 dovranno partecipare ai progetti di alternanza. Di questi, 18 sono stati accolti dalla Cisl. L’esperienza non è nuova per gli uffici di via Besonda, che hanno sempre promosso l’attivazione al loro interno di tirocini e stage e che si prefiggono di aprire a breve una convenzione per il servizio civile. Nelle parole di Rita Pavan, segretaria generale della Cisl Monza Brianza Lecco, l’appoggio all’introduzione ministeriale dell’alternanza scuola-lavoro è netto: “se osserviamo le statistiche europee, è evidente la necessità di un sistema di apprendistato efficiente per aumentare il tasso d’occupazione giovanile”. Scopo della Cisl è allora quello di “esportare buone prassi”, come commenta Francesco Di Gaetano, responsabile del progetto interno di alternanza.

E di buona prassi sembra non si possa evitare di parlare, quanto all’esperienza di tre studenti provenienti dall’istituto Parini, indirizzo Amministrazione Finanza Marketing. Francesco Cattaneo, inserito negli uffici di un ente per la ricollocazione di disoccupati, sottolinea di essersi trovato in un “ambiente di lavoro molto sereno”. Per l’accoglienza a loro riservata negli uffici amministrativi Alessia e Nadia Colombo si dichiarano così positivamente colpite da affermare di “non sentirsi trattate come stagiste ma come colleghe“. Recensioni così entusiastiche non possono che avere origine nella prassi quotidiana adottata dalle tutor: “Ci piace far sperimentare sul campo le nozioni tecniche imparate a scuola. Cerchiamo di proporre lavori particolarmente interessanti per migliorare la loro preparazione”. In definitiva, un’esperienza che gli studenti definiscono “utile per orientarsi verso il mondo del lavoro o dell’università”.

I. N.