ASST E SINDACATI, ACCORDO
SULLA PARTE ECONOMICA
PER I 2.500 LAVORATORI

LECCO – La delegazione aziendale dell’Asst di Lecco guidata dal direttore generale Paolo Favini, la Rrs e tutte le organizzazioni sindacali abilitate alla trattativa (Cgil, Cisl, Uil, Nursing up, Nursind) hanno sottoscritto il Contratto Integrativo Aziendale – Parte Economica.

“Desidero ringraziare la delegazione sindacale e quella aziendale – commenta il dg Favini – che sono giunte ad un importante sintesi trovando punti di interesse comune che hanno reso possibile l’intesa economica integrativa aziendale.
L’accordo regolamenta criteri, principi e modalità applicative relative agli istituti economici di circa 2.500 lavoratori dell’Asst di Lecco che con il loro impegno quotidiano accolgono e si prendono cura dei cittadini che ogni giorno si rivolgono alle nostre strutture”.

I punti salienti dell’accordo sono:

1. estensione delle indennità di attività disagiata ai lavoratori non individuati “automaticamente” dal Contratto Nazionale come destinatari di tale indennità;

2. al personale di area sanitaria che volontariamente, per sopperire ad assenze improvvise comunicate con pochissimo preavviso, si rende disponibile a coprire il turno, oltre al normale riconoscimento delle ore di straordinario viene riconosciuto un gettone incentivante di disponibilità del valore di:
100 euro se il richiamo avviene nel Presidio di assegnazione;
120 euro se il richiamo avviene in altro Presidio;
50 euro per prolungamento del turno, in attesa del cambio, superiore a quattro ore;

3. riconoscimento di un incentivo economico al personale addetto alle casse, che il Contratto Nazionale Sanità, diversamente da altri contratti, non prevede;

4. incentivi alla produttività collegata agli obiettivi aziendali e all’apporto individuale alla realizzazione degli stessi;

5. progressioni di carriera ed economica per una parte di lavoratori sulla base della valutazione individuale e dell’esperienza lavorativa acquisita. Si tratta di una cifra che va da un minimo di 700 euro a un massimo di 1.200 euro annue in base all’area professionale di appartenenza;

6. vengono riconosciuti incarichi gestionali e incarichi di professionalità che riconoscono, anche economicamente, ruoli di responsabilità e competenze professionali acquisite sia dal personale afferente all’area delle professioni sanitarie (infermieri, ostetriche, tecnici, assistenti sociali, etc.) e sia ad altri lavoratori, amministrativi e tecnici, spesso figure di riferimento nei diversi servizi dell’azienda.