L’OMICIDA DI CALOLZIO IN AULA: “DARGA CITÒ MIA MADRE, HO PERSO LA TESTA”

COMO – Omicidio di Malcon Mazou Darga in stazione a Calolziocorte, l’imputato Haruna Guebre, accusato di omicidio volontario, ha reso spontanee dichiarazioni in Corte d’Assise a Como, spiegato la sua versione e rivelato: “Ha nominato mia madre che non vedo da 12 anni e ho perso la testa”.

È la prima volta che Guebre, 25 anni, rinchiuso nel carcere di Monza dal settembre scorso, parla dell’omicidio, nelle precedenti udienze era rimasto in silenzio.

Oggi, davanti alla Corte d’Assise di Como, presieduta dal giudice Carlo Cecchetti, sono sfilati i testi dell’accusa, testimoni di quanto accaduto il 29 agosto di un anno fa alla stazione ferroviaria con la breve discussione tra l’imputato e la vittima, quindi le due coltellate al petto e gamba fatale a Darga, 23enne originario del Burkina Faso e residente da pochi mesi a Calolziocorte. I due si conoscevano e il motivo scatenante è stata la richiesta di una sigaretta, quindi il riferimento alla madre.

Inoltre la difesa di Guebre, rappresentata dagli avvocati Marilena e Ilaria Guglielmana, ha ottenuto la possibilità di sottoporre l’imputato a perizia. L’udienza è stata aggiornata al 26 giugno per l’affidamento dell’incarico al perito e al 3 luglio per la discussione.

RedGiu