VALMADRERA – “Per ora basta spedizioni del genere, stiamo ancora cercando di riabituarci alla vita normale”. Gionata Ruberto lo dice ridendo, con la soddisfazione di chi è riuscito in un’impresa non per forza epica ma comunque non da tutti. “Avventura Valmadrera-Venezia”, compiuta insieme a Pavel Kravets, è terminata e ora i due tracciano un bilancio di questa vacanza un po’ diversa. “Dormire nel proprio letto una volta tornati a casa è stato fantastico – racconta Pavel -, proprio perché arrivato dopo dieci giorni di fatica e di grande pazienza: abbiamo passato anche ore dove sembrava che il tempo non passava mai. Un bell’allenamento mentale, insomma”.
Partiti giovedì 20 agosto, i due – entrambi 21enni e studenti del Politecnico a Lecco – sono arrivati in piazza San Marco domenica 30, sempre pagaiando a partire dal molo di Parè, sul Lario, passando per l’Adda e il Po. Con loro Federico Vergani, 22 anni, colui che si è occupato della parte logistica. “Il momento peggiore è arrivato verso la fine dell’Adda – racconta Gionata -: mi sono ribaltato con la canoa a causa di alcune rapide non segnalate e una sera mi sono slogato una caviglia. Fortunatamente nei giorni successivi non ho dovuto sforzarla”.
Ci sono stati anche momenti magnifici. “Come a Venezia – ricorda Kravetz – quando abbiamo posteggiato le barche a San Marco: finalmente ci siamo resi conti di avercela fatta”. Durante il tragitto la spedizione ha conosciuto alcune persone che li hanno aiutati anche solo offrendo un pasto caldo o un letto. “Dobbiamo ringraziare tutti – spiega Ruberto – per l’accoglienza e la disponibilità”. Una volta a Venezia i due hanno trovato le proprie famiglie e alcuni amici, oltre al consigliere comunale Giovanni Giusto. Loro hanno consegnato un gagliardetto di Valmadrera, lui ha aperto le porte del municipio per una visita e ha regalato loro una targa che ora si trova nel palazzo comunale della cittadina lecchese.
“Il progetto è stato ambizioso – afferma il sindaco Donatella Crippa Cesana -, una vera sfida vinta da due ragazzi che si sono impegnati in un viaggio particolare”. L’assessore allo Sport Antonio Rusconi ha elogiato l’avventura perché “carica di valori positivi, realizzata da giovani che devono essere esempio per tutti”.
F.L.
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