NIENTE MULTA ALL’ORRIDO:
IN PREFETTURA EMERGE
UNA SCAPPATOIA DATATA 1953

BELLANO – Vertice di due ore in Prefettura per risolvere il complesso groviglio burocratico che ha fatto ridere il mondo per la clamorosa “multa” per la rumorosità dell’Orrido di Bellano. Dopo una maratona tra carte, norme e interpretazioni è emerso in primis quanto già anticipato dal nostro giornale (ovvero che l’Arpa Lombardia “non commina sanzioni”); poi – ed ecco il fatto nuovo – che non esiste una responsabilità diretta in materia da parte del sindaco. Un Decreto ministeriale datato 1953 definiva infatti l’Orrido “di rilevante interesse pubblico” e la precipitazione d’acqua viene successivamente disciplinata dalla Regione. Se si aggiunge infine che la fase di rilascio  è gestita da una società privata convenzionata col Comune (la Hydro energy) che impiega l’acqua per produrre energia, si comprende che il groviglio di ruoli e competenze è tale da creare quantomeno imbarazzo.

E allora, come uscirne? Salomonica la decisione presa in Prefettura: troppi i soggetti coinvolti, difficile affidare la responsabilità del procedimento al sindaco e dunque… la responsabilità finisce per non essere di nessuno – anche se fisicamente all’interno del Comune di Bellano. In pratica, sarà la stessa amministrazione attraverso un proprio dirigente ad “autoassolversi” o meglio a stabilire la propria incompetenza in materia. E così la famosa multa dovrebbe decadere – mentre in forza del Decreto del 1953 la cascata dell’Orrido potrà continuare a scendere “rumorosamente” e senza vincoli.

Soluzione all’italiana ma a quanto pare buona per tutti. A parte il famoso cittadino che aveva sollevato la questione lamentandosi del rumore dell’Orrido.