ROMA – Sono stati in quindici, provenienti dagli oratori di Belledo, Germanedo e Castello, a vivere l’esperienza della canonizzazione di Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati a Roma. A guidarli don Andrea Bellani, insieme a tre educatori che hanno accompagnato preadolescenti e adolescenti in un viaggio fatto di fede, scoperta e amicizia.
Il gruppo è partito con il cuore pieno di curiosità e attesa. La prima tappa è stata la basilica di Santa Maria Maggiore, dove il silenzio della preghiera e lo splendore delle navate hanno subito catturato l’attenzione dei ragazzi. Emozionante anche la sosta presso la tomba di papa Francesco, momento di raccoglimento che ha dato subito un respiro universale all’esperienza.
Il momento più intenso è arrivato domenica mattina, quando i lecchesi hanno varcato i controlli di piazza San Pietro e si sono trovati immersi tra decine di migliaia di fedeli provenienti da ogni parte del mondo. Bandierine, canti, striscioni: un popolo festante che attendeva le parole del Papa. Al momento della proclamazione ufficiale dei nuovi santi, l’applauso è stato lunghissimo e commosso. “Ci siamo sentiti parte di qualcosa di grande – racconta un’educatrice – e i ragazzi hanno capito che la Chiesa non è solo quella che vivono in oratorio, ma una comunità viva e universale”.
Don Andrea Bellani, al termine, ha sottolineato come “questa esperienza ci abbia mostrato che la santità non è qualcosa di lontano. Carlo e Pier Giorgio sono giovani che hanno vissuto con passione la loro fede, e indicano a tutti, specialmente ai ragazzi, che è possibile essere santi nella vita di ogni giorno”.
Il rientro a Lecco ha portato con sé non solo foto e ricordi, ma anche la consapevolezza di avere vissuto un momento storico: vedere due giovani diventare santi davanti al mondo intero. Per molti dei partecipanti resterà un punto di riferimento nel loro cammino, un invito a non avere paura di sognare in grande e vivere la fede con coraggio.
RedLC