LECCO, BIKE SHARING. PASQUINI: “SI DIMOSTRA SOLO UN’OPERAZIONE DI IMMAGINE”

bike sharingLECCO – Lecco sta diventando sempre più una delle città di livello nel ciclismo internazionale. Un arrivo di tappa al Giro d’Italia dello scorso anno (ai Piani Resinelli), oltre a due Lombardia, a cui si aggiunge l’edizione 2013 che tornerà nel capoluogo il prossimo ottobre. Ma nella città manzoniana sembra che le biciclette non siano il primo mezzo di trasporto con cui girare per le vie del centro. Almeno così sembra osservando tutti i giorni le postazioni del bike sharing sparse per Lecco, dove si notano biciclette sempre posteggiate, ed è difficile vedere qualcuno che utilizza il servizio.

“È un progetto assolutamente fallimentare, dato che non si vede nessuno in giro che usa le biciclette della Bluebike – spiega Antonio Pasquini, consigliere comunale Pdl –. Si tratta solo di un’operazione d’immagine, come è abituata a fare questa Amministrazione che pensa solo agli spot e non ai progetti seri”.

Inaugurato il 29 ottobre 2011, nel primo anno di vita il bike sharing è costato ben 333.485,43 euro. Il 60% è stato finanziato da un bando della Fondazione Cariplo, mentre il restante 40% sarebbe dovuto essere coperto da sponsorizzazioni. Sono cinque le colonnine posizionate in città, tranne una al centro sportivo Bione si trovano tutte praticamente in centro. Una in piazza XX settembre di fronte al Palazzo delle Paure, una in piazza Diaz accanto a Palazzo Bovara, una appena fuori dal centro commerciale La Meridiana e una nelle vicinanze dell’area della Piccola. “Tutte zone molto vicine tra loro – continua Pasquini – e costa al Comune circa 80mila euro all’anno, uno sproposito”.

L’assessore alla Mobilità (e ideatore del progetto), Vittorio Campione, è stato contattato più volte nella giornate di martedì e mercoledì, ma non ha ancora risposto alle nostre domande sull’andamento del bike sharing.