LECCO, L’APPARENZA INGRANA.
L’OPINONE DI PAOLO TREZZI
SU ‘BALLE’ E TRASPARENZA

Cara Lecconews,
S
e la forma è sostanza, se i luoghi fanno le Istituzioni, se le parole sono importanti
anche ieri qualcosa è andato storto e l’apparenza ingrana.

Quella della assessora ai Lavori pubblici Maria Sacchi, in quel ruolo per un lascito delle lotte interne al Pd e la necessità di un prestanome yeswoman che sbarra con una stanga di volgarità la strada della Trasparenza quando, dai banchi dell’opposizione, le viene chiesto notizia sul trasferimento del Comune e l’esito della documentazione.

Lei non l’ha vista, nemmeno il Sindaco e gli altri assessori, dice e giura.
Dall’accesso agli Atti, invece, pare sia, fortemente, una balla.
Ha visto, ha letto, potrebbe non aver capito, ma ha ricevuto la relazione.

È poca cosa questa ennesima balla se la forma non è sostanza,
se i luoghi non fanno le Istituzioni e se le parole non sono importanti.

Resta che l’apparenza ingrana

Non è la prima volta, ci son state le passerelle, poi i tempi e il divieto all’ispezione al Bione, poi è stato il dehors di Pescarenico, gli alberi tagliati e così via.
Balle. Sapendo che eran balle.

Fan bene, se risultasse, come è, una nuova balla a chiederne le dimissioni.

Solo un Sindaco debole, ancor prima la stessa assessora, un’amministrazione in balia dei propri partiti, deve far finta di nulla, nascondere la dignità.
Alcune cose non dovrebbero avere prezzo anche se avessero un costo.

 

Paolo Trezzi

 

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