Gentile Redazione,
mi chiamo Samantha Marchionni e vi scrivo per portare all’attenzione del vostro quotidiano una situazione che, purtroppo, sta diventando sempre più difficile per molti lavoratori a Malgrate.
Rappresento un piccolo gruppo di tre persone – me compresa – che lavora presso una struttura turistica del paese. Da quando sono entrati in vigore i nuovi regolamenti sulla sosta con disco orario, incontriamo notevoli difficoltà nel parcheggiare durante i nostri turni di lavoro. La normativa attuale impone limiti temporali che non sono compatibili con gli orari di chi, come noi, lavora a tempo pieno e senza la possibilità di spostare l’auto ogni due ore.
I nostri turni si svolgono generalmente dalle 7:00 alle 15:00 e dalle 15:00 alle 23:00, pertanto le fasce orarie effettivamente interessate dalla nuova regolamentazione sono quelle dalle 9:00 alle 15:00 e dalle 15:00 alle 19:00.
Com’è ben noto a chi vive o lavora in zona, la difficoltà nel trovare parcheggio a Malgrate è un problema reale e costante. In questo contesto, l’assenza di soluzioni per i lavoratori non residenti ci penalizza ulteriormente. Abbiamo più volte contattato l’amministrazione comunale per chiedere, con spirito costruttivo, la possibilità di ottenere un PASS o una forma di agevolazione temporanea. Purtroppo, nonostante i nostri ripetuti tentativi, la risposta è stata negativa.
A rendere questa decisione ancora più deludente è il fatto che alcuni lavoratori di altre realtà della zona, come l’asilo vicino, espongono cartelli che indicano la richiesta o l’attesa di un PASS. Ciò fa pensare che una certa flessibilità sia già stata concessa, ma in modo non uniforme. Questo approccio non ci sembra equo né rispettoso nei confronti di chi, come noi, contribuisce ogni giorno al tessuto economico e turistico della città.
Comprendiamo la necessità di regolamentare la sosta per tutelare residenti e visitatori, ma crediamo sia altrettanto importante riconoscere le esigenze dei lavoratori che ogni giorno operano con serietà e impegno sul territorio.
Ci rivolgiamo a voi nella speranza che possiate dar voce a una situazione che ci tocca da vicino e che rischia di diventare insostenibile: lavorare non dovrebbe mai diventare un problema di parcheggio.
Grazie per l’attenzione e per lo spazio che vorrete dedicarci.
Cordiali saluti,
Samantha Marchionni