VALMADRERA – L’amministrazione comunale di Valmadrera, con delibera del 15 settembre, ha aderito all’iniziativa “Lecco ha fame di pace, sciopero della fame a staffetta per la pace a Gaza“, promossa dal Comitato Lecchese per la Pace e la Cooperazione tra i Popoli.
L’iniziativa, rivolta ad amministrazioni comunali, associazioni ed enti morali del territorio lecchese, prevede uno sciopero della fame a turno il venerdì di ogni settimana in cui gli amministratori osserveranno una giornata di digiuno, rilanciando il presente appello tramite i propri canali informativi.
L’amministrazione di Valmadrera osserverà il digiuno nella giornata di oggi, venerdì 17 ottobre.
Al fine di dare un segno tangibile a tutta la cittadinanza, la fontana di piazza Mons. Bernando Citterio sarà illuminata con i colori dell’Arcobaleno della Pace da giovedì 16 fino a domenica sera.
Il sindaco e la giunta ritengono importante che questa azione di sensibilizzazione continui in un momento in cui ci sono alcuni segnali di cambiamento sulla situazione di Gaza e condividono il pensiero espresso dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell’Incontro con il Papa il 14 ottobre, qui riportato: “In Medio Oriente, alla ferita atroce dell’attacco terroristico del 7 ottobre 2023, ha fatto seguito una reazione che ha superato non soltanto criteri di proporzionalità, ma anche i confini di umanità.
Oggi c’è “una scintilla di speranza” che va sostenuta con convinzione. La liberazione degli ostaggi rimasti in vita è di grande valore e coinvolge quanti hanno a cuore civiltà e dignità delle persone, rivolgendo un pensiero a quanti sono morti in quella crudele condizione di prigionia. Il cessate il fuoco a Gaza consente di iniziare a porre riparo a quella popolazione, così provata da brutale sofferenza.
Ci auguriamo che il negoziato in atto sulle tappe successive si concluda positivamente e conduca, al più presto, a un’interruzione definitiva delle ostilità e delle violenze nella Striscia, a beneficio anche della generale stabilità del Medio Oriente e della condizione dei Luoghi Santi, per rilanciare la soluzione di uno Stato per ciascuno dei due popoli, la sola in grado di consentire la possibilità di un futuro in cui tutti – Israele e Palestina – trovino pace e sicurezza“.