PEDUNCOLO DI DERVIO: LA PD TENTORI INTERROGA IL MINISTRO

ROMA –  “I gravi disagi causati dalla chiusura della Galleria Monte Piazzo sono la dimostrazione di quanto sia necessaria sulla SS36 una puntuale programmazione di quella serie di interventi fermi da tempo, come il Peduncolo di Dervio, lo svincolo di Mandello-Abbadia e la sistemazione dello svincolo Piona-Colico, infrastrutture al servizio della viabilità interprovinciale che renderebbero finalmente più certo e stabile un collegamento tra due territori importanti come quelli di Lecco e Sondrio”

Così dichiara la parlamentare  Veronica Tentori (PD) che nella giornata di ieri ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti, firmata anche dai colleghi Fragomeli, Braga, Guerini, Gadda, Marantelli e Mauri, riguardante la realizzazione del Peduncolo di Dervio, opera che andrebbe a completare lo svincolo collegando la SS36 con la SP72 e allevierebbe notevolmente i problemi che si manifestano soprattutto nei casi in cui la Superstrada deve essere chiusa per lavori o per cause di forza maggiore.

“Va messa in campo una strategia – continua Tentori – che garantisca in maniera stabile la massima efficienza dell’intera rete di trasporto, in particolare della zona lacuale e della Valtellina, che anche per i notevoli punti di interesse turistico, culturale ed enogastronomico viene raggiunta da un numero elevato di persone. Cosa accadrebbe poi se una criticità del genere in un punto strategico della rete viaria si verificasse durante lo svolgimento di un evento di caratura mondiale come l’Expo ormai imminente? Si potrebbero avere conseguenze disastrose.”

“Considerando – conclude Tentori – gli esorbitanti costi sostenuti e i danni causati in questa fase di emergenza, per i cittadini, per le imprese e il turismo, impegnare risorse per quest’opera sarebbe un investimento per il futuro, soprattutto se dovesse ripetersi una situazione analoga. Chiedo quindi al Ministro se intenda intervenire, per quanto di propria competenza, affinché possa essere attuata la gestione diretta da parte dell’ANAS della realizzazione dell’opera con la convergenza operativa e finanziaria tra Stato, Regione ed Enti istituzionali del territorio di Lecco e Sondrio.”