LECCO – Quella che ci si lascia alle spalle è una delle stagioni estive più cariche rispetto al numero di interventi sul nostro territorio, questa è la certezza che i capostazione delle diverse località lecchesi hanno maturato con i dati alla mano. Se fino a luglio si accerta una diminuzione degli interventi, ad agosto si verifica un’impennata dei numeri con un risultato totale di 300 azioni di soccorso realizzate dal soccorso alpino della XIX Delegazione Lariana entro il 31 agosto 2023, in cui si accertano ben 18 decessi.
“33 interventi in un solo mese estivo è un numero che non abbiamo mai toccato e di queste il 10% delle persone interessate sono purtroppo decedute – dichiara Alessandro Spada, capostazione di Valsassina e Valvarrone -. Il 25% degli escursionisti recuperati risulta illeso ed è questo il dato su cui bisogna lavorare per ricercare sempre un miglioramento”. Scarsa conoscenza del territorio, abbigliamento e calzature sbagliate, caldo soffocante del periodo estivo, cartellonistica mancante o confusionaria ed impreparazione degli escursionisti sono le cause dei 300 interventi realizzati entro la fine di agosto, ma anche dei 16 aggiuntivi verificatosi già nei primi di settembre.
“Si contato ad oggi 80 interventi a Lecco con un’impennata mostruosa mai verificata ad agosto. In una giornata sola ne abbiamo avuti addirittura 6 – spiega Massimo Mazzoleni, capostazione di Lecco -. Quest’anno il cado è stato un nemico importante, infatti in quattro occasioni diverse è stata disposta l’evacuazione di famiglie ed animali. Molti problemi si sono verificati anche sulle ferrate, in particolare sulla Silvano De Franco in cima al Resegone, su quella del Due Mani per la pericolosità del sentiero, ma anche sul Medale per la mancanza di cartellonistica nell’ultimo tratto in cima”.
Molte le persone che si approcciano le prime volte alla montagna su consiglio di amici o tramite pareri sui social senza tener conto delle proprie capacità fisiche e tanti anche gli escursionisti esperti che non badano alle previsioni metereologiche sfidando pericolosamente il maltempo. La maggioranza degli interventi si concentra, inoltre, nel tardo pomeriggio a causa della stanchezza e della mancanza di acqua o generi alimentari.
“Mi trovo anche io in linea rispetto ai miei colleghi ma vorrei soffermarmi sull’importanza e l’attenzione che va dedicata al soggetto illeso da recuperare – dice Riccardo Botta del Lario Occidentale -. Bisogna essere pronti ad intervenire tempestivamente in ogni occasione perché anche chi non sta male, purtroppo, rischia di incorrere in situazioni o incidenti gravi se non aiutato in modo immediato. Tanti anche gli sport, di cui parecchi pericolosi, che stanno prendendo sempre più piede nelle nostre montagne. Questi richiedono interventi seri e in luoghi difficili da raggiungere”
Con la stagione dei funghi già alle porte, tutti i capistazione territoriali invitano a prestare molta attenzione in montagna e invitano a salirci quando il tempo lo permette, con un abbigliamento adeguato e soprattutto su territori conosciuti.
Di seguito i numeri degli interventi realizzati nella XIX Delegazione Lariana:
Interventi anno 2023: 316 di cui 18 deceduti (dati parziali al 14 settembre 2023).
Stazioni: Lecco 78; Valsassina Valvarrone 75; Triangolo Lariano 47; Lario Occ. Ceresio 46; Varese 30; Dongo 19; Pavia Oltrepò 5.
Principali cause degli interventi. Caduta 109; malore 41; scivolata 31; perdita orientamento 26; incapacità 20; sfinimento 11; precipitazione 9; caduta sassi 6; falsa chiamata 3; ritardo 3.
Principali attività coinvolte. Escursionismo 190; alpinismo 21; residenza in alpeggio 20; ferrate 15; mountain bike 14; arrampicata sportiva 10; parapendio 6; funghi 1.
S.G.