LECCO – Emiliano Bonazzoli ci ha preso davvero gusto: la sua mansione di “ammazza grandi” se l’è guadagnata sul campo. Partenza con i trionfi di Pisa e Palermo, quindi la vittoria con la capolista Parma, il buon pari esterno a Como e il fresco successo del Rigamonti-Ceppi con il Bari. Tutte squadre dai trascorsi importanti, che ambiscono a un posto al sole in questo 2024 ormai alle porte.
Sabato il cammino riparte dalla trasferta a Genova con la Sampdoria, una tra le società più blasonate d’Italia con uno scudetto sul petto, quello del 90/91, quattro coppe Italia (l’ultima nel 93/94), una coppa delle coppe messa in bacheca nell’89/90 e anche una finale di coppa dei campioni persa 1-0 a Wembley il 25 maggio 1992 contro il Barcellona. Tanti i top player che si sono avvicendati nel team ligure: dal compianto Vialli a Mancini, Lombardo, Dossena, Katanec, Wierhowod, Mannini con Boskov allenatore – celebre la sua frase: rigore è quando arbitro fischia – e molti altri ancora.
Il presente racconta di un team appena retrocesso dalla A, reduce dal pesante 3-1 di Brescia, ma i trascorsi fanno sempre parte della storia di un club rimasto per anni al vertice del calcio nazionale e non solo. Tra i senatori blucerchiati anche l’allenatore del Lecco Bonazzoli, a Genova dal 2005 al 2009, dove collezionò 83 presenze condite da 16 gol; di sicuro una partita speciale per lui, ricca di significato, anche per le cinque reti che segnò in coppa Uefa. Un’avventura bella ma anche sfortunata per il bomber, che si fratturò entrambi i crociati.
Tornando a noi, violare il Ferraris non sarà semplice anche se le due squadre attualmente sono appaiate in classifica a quota 16. Sulla carta i blucerchiati partono leggermente favoriti, ma questo Lecco ha dimostrato di potersela davvero giocare con tutti. Nelle fila liguri sarà presente con ogni probabilità in panchina anche il lecchese della Bonacina Andrea Conti, ancora lontano dalla miglior condizione fisica dopo un anno di stop. Indubbiamente una partita particolare per il 29enne ex difensore di Atalanta e Milan.
Dall’altra parte, i genovesi troveranno un’aquila che dopo tanti anni di sofferenze inaudite (vedi fallimenti) dove faticava a decollare, è finalmente riuscita a spiccare il volo, sbattendo in tutta la sua maestosità le ali sul cielo di Lecco, ritrovando la sua più consona collocazione dopo una attesa durata 50 lunghi anni. L’importante adesso è continuare sul solco tracciato e mantenere la categoria dopo che il cambio di panchina ha portato i frutti sperati con il tandem Bonazzoli-Malgrati alla regia. Ora il brutto anatroccolo si è trasformato in cigno e se ne sono accorti anche lontano dalla citta del Manzoni: l’importante è mantenere i piedi a terra senza farsi prendere dall’euforia, ma i comandati di bluceleste vestiti, sapientemente “istruiti” dal patron Paolo Leonardo Di Nunno, questo lo sanno benissimo.
Solo quattro i precedenti tra le due squadre, risalenti ai campionati di serie A. Il primo fu il 13 novembre del ’60 a Lecco fini 1-1. Nel ritorno a Genova, il 13 marzo ’61, ebbe la meglio la Samp che s’impose 1-0, quindi il 13 dicembre dello stesso anno al Rigamonti le due squadre impattarono 1-1, mentre nel ritorno del primo aprile del ’62, lo “scherzetto del pesce” lo subì ancora il Lecco che perse 2-1. Manzoniani e la città della lanterna, sponda Sampdoria, tornano quindi ad affrontarsi dopo un assenza durata ben 61 anni.
Alessandro Montanelli