DELPINI A LECCO PARLA
AI RAGAZZI IN PARTENZA
PER LA GIORNATA MONDIALE
DELLA GIOVENTÙ

LECCO – Una visita doppia per l‘arcivescovo di Milano Mario Delpini a Lecco: quella di conferire il mandato missionario a quasi 2000 giovani che all’inizio di agosto si recheranno a Lisbona per la XXXVII Giornata Mondiale della Gioventù, ma anche per risvegliare la città di Lecco nell’impegno all’educare alla fede nei giovani, tra cui latitano troppo e da tempo le vocazioni religiose. “Giovani, partite incaricati di un messaggio” è stato lo slogan con cui Delpini si è rivolto ragazzi in partenza per la GMG e per altre iniziative di solidarietà. Tra loro, in rappresentanza dei quasi seimila ambrosiani che parteciperanno alla Gmg, anche chi prenderà parte in estate ai Cantieri della solidarietà di Caritas ambrosiana, alle attività sportive ed educative del Csi e partirà per iniziative nell’emisfero australe.

I ragazzi, per la verità se ne attendevano di più,  si sono ritrovati per vivere un momento speciale tra laboratori, stand, workshop e incontri, ma anche preghiera, confessioni e adorazione eucaristica. Senza dimenticare i dialoghi con volti noti quali lo scrittore Daniele Mencarelli, il “Pimpa” (al secolo Marco Rodari, clown solidale nelle zone di guerra) e Gigi Cotichella, artista e formatore. Oltre a iniziative come il percorso “Sconfinati” dedicato ai migranti nella nuova Casa della Carità, street sport, cinema, itinerari manzoniani e musica con giovani talenti.

La Veglia è iniziata con l’accensione di un braciere, segno di luce e di pace, con il campione olimpico Antonio Rossi. Qui l’Arcivescovo sale a bordo di una Lucia, quasi a disegnare il legame con il tema della XXXVII Giornata e con il titolo della serata lecchese, “Prendi il largo verso l’alto e verso l’altro”.  Accanto a lui i Vescovi ausiliari Giuseppe Vegezzi e Luca Raimondi, il vicario episcopale di Settore, don Mario Antonelli e della Zona pastorale III, monsignor Maurizio Rolla, il prevosto di Lecco, monsignor Davide Milani, il responsabile della Pastorale giovanile, don Marci Fusi. Sulla darsena, tra i giovani e tanti sacerdoti e religiose, rimangono altri membri del Cem e il sindaco della città, Mauro Gattinoni. La barca su prende posto Delpini è seguita da altre 4 Lucie con a bordo alcuni giovani, suddivisi tra chi farà la Gmg, chi si impegnerà nei cantieri Caritas e nel “Csi per il mondo” e chi vivrà le esperienze missionarie estive.

Viene letta l’introduzione del capitolo VIII dell’opera di Alessandro Manzoni, “Addio monti sorgenti dalle acque”, che vuole essere l’immagine di tutto ciò che fa da splendida cornice alla preghiera, ai canti, agli inni delle Gmg, a stralci di messaggi del Papa, alla proclamazione della Parola di Dio, nel Vangelo di Luca al capitolo 5, quando il Signore che è presso il lago di Gennèsret. Direttamente ai ragazzi si rivolge il Vescovo nell’omelia, raccomandando di “Non partire come turisti, come gente che cerca luoghi esotici o personaggi strani» o come «mercanti che hanno in mente il vendere e il comprare. Non partite come i colonialisti, quelli che hanno sempre la presunzione di essere parte di una civiltà superiore che deve civilizzare gli altri, quelli che pretendono di insegnare agli altri come si può vivere meglio, prima ancora di avere imparato come vivono gli altri, prima ancora di aver imparato la lingua degli altri.” Oppure come quelli che si annoiano e che scappano “[…] dalla famiglia, dal paese, dai fallimenti, con l’illusione che altrove vi troverete meglio, vivrete di più, avrete relazioni migliori.  Partite, piuttosto – prosegue monsignor Delpini – come coloro che sono chiamati, perché c’è una mano tesa che chiede aiuto, una rivelazione di Dio che si annuncia nel volto della gente nel gemito dei poveri.”

Non è stata casuale la scelta di Lecco da parte dell’Arcivescovo di Milano. Infatti la città e il suo territorio, come per altro nel resto della diocesi, sono in difficoltà nella Pastorale Giovanile che vede adolescenti e giovani sempre più lontani dalla pratica religiosa spesso disertata anche in chi frequenta come animatore o educatore in oratorio e parrocchia.

Mancano vocazioni di cui il lecchese è sempre stato ricco e il messaggio forte di Delpini ai religiosi lecchesi è stato evidente.

G. P.

Foto Chiesadimilano.it