LECCO – Terminerà finalmente nella serata di oggi, venerdì, (20:30) al Rigamonti-Ceppi la lunga agonia del Lecco nel campionato di Serie B – augurandoci si possa trattare solo di un arrivederci.
La gara con il tranquillo Modena (ha ottenuto il punto salvezza nello scorso turno con il Como), sancirà di fatto la conclusione di una stagione tribolata, piena zeppa di trappole e trabocchetti vari. Difficile raschiare dal barile le giuste motivazioni anche se il mister bluceleste Andrea Malgrati argomenta: “Sono d’accordo, è difficile trovare i giusti stimoli, ma abbiamo l’obbligo e il dovere di dare una seppur piccola soddisfazione ai nostri tifosi. Congedarsi da loro con una vittoria, anche se inutile ai termini della classifica, credo sia il minimo da poter fare – mi auguro di poterci riuscire”.
Mister, l’eventuale cambio societario?
“Sinceramente non so quello che si dice, noi dobbiamo pensare al campo e credo sia giusto-una volta concluso il campionato ci faranno sapere”.
Dall’Under 17 ha convocato Tondi e Scaldaferri: potrebbero entrare con il Modena?
“Dipende anche dal risultato, di sicuro sono due profili interessanti che abbiamo appena scoperto ecco la mancanza di comunicazione è stato forse l’errore più grosso di questo campionato, credo sia chiaro e lampante a tutti”
Tanto per cambiare un’altra polemica: lo striscione esposto dai tifosi invita la squadra a non festeggiare pensando a onorare la maglia. Che ne pensa?
“Non c’è stata nessuna festa, solo una cena in cui i ragazzi hanno voluto ritrovarsi anche per una sorta di saluto. Nella prossima stagione in molti cambieranno lido e giustamente con le famiglie hanno pensato di organizzare una cena d’addio – se poi si vuol fare polemica per forza facciamola pure, tanto ci siamo abituati ma ripeto, non vi è stata nessuna mancanza di rispetto”.
Per quanto riguarda l’undici anti Modena indisponibili Lamanna e Listkowski, mentre invece rientra dalla squalifica Franco Lepore.
Arbitra il match Collu di Cagliari, assistenti: Severino di Campobasso e Ricciardi di Ancona. Quarto uomo Iannello di Messina, Var Fabbri di Ravenna, Avar Abisso di Palermo.
Alessandro Montanelli