PARINI/DOPO IL FREDDO
GLI STUDENTI SI ORGANIZZANO
E NASCE IL COLLETTIVO

LECCO – I riscaldamenti all’istituto Parini sonoCOLLETTIVO PARINI finalmente ripartiti. A quanto pare il guasto all’impianto è stato riparato e studenti e insegnanti hanno ripreso regolarmente la loro attività. Tuttavia qualcosa è cambiato e non si tratta solo dei tubi idraulici. Infatti oggi mercoledì 11 novembre è nato il collettivo del Parini supportato dall’organizzazione studentesca nazionale “Sempre in lotta”, che già aveva collaborato nella gestione delle proteste per le aule fredde dei giorni scorsi.

SEMPRE IN LOTTAIl collettivo al momento è composto da una ventina di studenti, ma è aperto a tutti i ragazzi che frequentano questa scuola, con la sola eccezione di coloro che non si riconoscono nell’antifascismo e nell’antirazzismo. I partecipanti alla prima riunione di oggi hanno discusso sull’importanza di avere una base di ragazzi attivi e militanti che fanno politica nelle scuole e hanno parlato dello scopo di costituire un’organizzazione del genere all’interno dell’istituto. Difesa della scuola pubblica e del diritto allo studio, lotta contro le discriminazioni economiche che ancora oggi purtroppo in Italia pregiudicano la formazione di troppi studenti, questi gli obiettivi di indirizzo del collettivo. Tra gli altri punti all’ordine del giorno l’organizzazione delle prossime assemblee di istituto, la formazione politica interna dei militanti e alcuni temi di attualità come il bullismo nelle scuole.

Quello degli studenti del Parini è un bell’esempio per tutti: dei ragazzi che davanti ad un problema prendono consapevolezza di quello che dalla loro posizione possono fare, individuano i canali corretti e, sempre restando all’interno delle regole, fanno sentire la propria voce e la loro opinione. E infine la nascita del collettivo da un’esperienza senz’altro negativa come il malfunzionamento del riscaldamento ma che evidentemente è stata molto istruttiva e ha portato gli studenti ad organizzarsi per portare avanti le proprie istanze.

 

M. V.