IL RACCONTO. ‘LE AVVENTURE DI MORSICONE’ DI CARLO VARESI, SESTA PUNTATA

Le avventure di Morsicone
di Carlo Varesi*

Sesta puntata

Nel trovare Raoul che dormiva della grossa, Morsicone ci rimase male. Improvvisamente un lampo gli faceva capire che, nonostante tutte le amicizie, stata facendo da solo il percorso di vita che, con tanta pazienza aveva cercato e, finalmente trovato. E la cosa più importante era il capire che era giusto così.

Aveva deciso di non avere più paura e era riuscito ad andare oltre il giardino. Da allora la sua vita era cambiata.

Morsicone adesso vedeva la differenza tra ora e quando la sua vita era limitata nel giardino. E la prima cosa che gli balzava agli occhi era che aveva vinto la paura. Del nuovo, dell’ignoto. Ora constatava che nella vita di ognuno è presente la paura. Come è presente l’egoismo, la falsità, la cattiveria. E tante altre brutte cose.

Insomma, Morsi aveva scoperto come è fatto l’animo di un essere vivente. Ma alla domanda se nell’animo ci sono solo cose brutte, aveva capito che la risposta era no. Lì si trovavano anche coraggio, amore e capacità di amare, altruismo, apertura verso gli altri e verso la vita. E una svolta scoperto tutto questo, Morsi vide bene di farne tesoro. E cominciò a riflettere su queste cose.

Capì subito, anche perché lo aveva sperimentato sulla propria pelle, che per iniziare certi percorsi si deve essere disponibili a fare tanta fatica, affrontare numerosi pericoli e sopportare situazioni nuove che, all’inizio potevano essere non piacevoli.

E poi capì che tutto questo era un cammino verso il bene. Si, verso il bene.

Aver capito questo fece trasalire Morsicone. Aveva intrapreso un sentiero ben preciso e stava camminando verso il bene.

Costava quel che costava, a Morsi non sembrava verso di lasciare per strada le paure, le piccole ambiguità, i vecchi comportamenti un po’ egoistici.

Ma se gli era chiaro dove stava andando, non era così limpido da dove veniva.

L’opposto del bene è il male. Quindi, fino ad allora, era immerso in una dimensione di male?

Morsicone si spaventò a questo pensiero. Prima di superare il limite del giardino, non gli sembrava di essere calato nel male. 

Era calato nella quotidianità. Si rese conto che le cose stavano proprio così. Morsi si trastullava nella sua quotidianità che non era fatta di male, ma di paura, egoismo, piccole finzioni.

Prima di fare un percorso dal male al bene, c’è il percorso tra la nostra quotidianità e l’essere una creatura migliore. E Morsicone capì che questo era fondamentale. 

La stragrande maggioranza degli esseri viventi fanno questo: cercano di diventare migliore. E questo è già qualcosa di importante.

Purtroppo c’è chi fa il percorso inverso e peggiora la propria dimensione. Aumentando così quelle caratteristiche negative che ha dentro.

Morsicone fu molto colpito dal fatto che ci poteva essere qualcuno che andava a coltivare le proprie negatività anziché di combatterle e vincerle. Si sentì in dovere di fare qualcosa. Ma cosa?

“Io ho scoperto la bellezza del percorso che sto facendo grazie a Raoul. Quindi ci vuole qualcuno che si mette a disposizione degli altri per iniziare a fare queste cose… e non potrei essere io?” disse con entusiasmo.

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Carlo Varesi vive a Uggiate Trevano (CO), dove si è trasferito anni fa, proveniente da Milano.
Ama scrivere, ha pubblicato due libri e vinto diversi concorsi letterari.

Le avventure di Morsicone è uno dei racconti dell’autore ambientati sul lago di Como.

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