LETTERA/LECCHESI FUORI PORTA,
PASSEGGIATA AL BERTACCHI

WP_20160806_14_29_34_ProCaro Direttore,
nel fine settimana e dopo la buriana di pioggia e vento di venerdi scorso, che ci ha costretti a stare tappati in casa la voglia di stare all’aria aperta era davvero molta. E allora, con il solito amico, zaino in spalla e via fino al lago di Monspluga sopra Madesimo, e poi una bella passeggiata verso gli oltre 2000 metri del rifugio Bertacchi gestito da Luigi Pozzebon, fino all’anno scorso noto agli amici della Capanna Monza e a tutti coloro che bazzicano Resegone e dintorni.
Gli strascichi della bufera precedente hanno fatto ancora sentire la loro presenza con soffiate improvvise di un vento sbarazzino e a tratti freddo e un po’ invadente che però non ci ha fatto passare la voglia di camminare in quota e tanto meno l’appetito. Luigi lo abbiamo incontrato e salutato mentre salivano al rifugio: ci ha raggiunti con in spalla una buona dose di viveri e vettovaglie e con passo  deciso ci ha preceduto al Bertacchi, dove era atteso dai suoi collaboratori, il barista Graziano “in primis”.
WP_20160806_15_13_50_ProCon gli altri commensali abbiamo apprezzato gli ottimi pizzoccheri e tagliolini allo speck, lasciando spazio per la classica polenta servita con vari tipi di carni e formaggi. Particolarmente apprezzato il dolce: una freschissima ricotta del vicino alpeggio, adeguatamente arricchita con salsa ai frutti di bosco o miele e granella di noci. Il vino che ci ha offerto Luigi era davvero buono e aveva il sapore della sincera amicizia che ancora ci lega, anche se siamo un po’ più lontani.
Prima di scendere a valle, sono andato all’ alpeggio per un rapido saluto anche “all’ amico” Rasta,  l’asinello che dalla Monza pure lui ha raggiunto l’alta Valle Spluga per dare manforte a Luigi nei trasporti un po’ piu’ impegnativi:  avrei voluto riportarlo vicino al Bertacchi ma lui prima si e’ mangiato tutti i biscotti che gli avevo portato e poi, anche se cercavo garbatamente di tirarlo verso la via di casa,  ha deciso diversamente continuando a brucare tranquillamente accanto alle giovenche con le quali divide, non si sa con quali aspettative, gli ampi e ricchi pascoli che si specchiano nel suggestivo lago Emet. Sarà per un’altra volta!!
Lettera firmata