RIVOLUZIONE DELLA TENEREZZA:
UN MESSAGGIO UNIVERSALE
DI PACE E DIALOGO

LECCO – In un contesto internazionale sempre più teso e conflittuale, la tenerezza si rivela un’arma universale nel dialogo con gli aggressori. Una nuova prospettiva illuminata, in grado di offrire soluzioni alternative ai problemi che affliggono il nostro mondo. Monsignor Matteo Zuppi, in Russia, ha recentemente ricevuto una lettera di stima da parte di Renato Ongania, che sottolinea l’importanza della tenerezza nel linguaggio e nell’opera del cardinale.

Il concetto di “rivoluzione della tenerezza” è stato introdotto da Papa Francesco nella sua lettera apostolica ‘Patris Corde’, e si è dimostrato un forte catalizzatore di cambiamento nelle relazioni umane. Le parole del Pontefice trovano eco nell’approccio illuminato della Santa Sede, un faro per la difesa dei diritti umani in un mondo in cui la posta in gioco è alta, forse troppo alta per l’agire politico.

Il tema della tenerezza non è nuovo nella Chiesa, e un altro arcivescovo ne fece un punto centrale della sua predicazione: il Cardinale Carlo Maria Martini, Arcivescovo di Milano. Martini affrontò il tema della tenerezza in diverse occasioni e in vari discorsi e omelie, ma una delle sue più celebri riflessioni sulla tenerezza si trova nell’omelia pronunciata durante la celebrazione della messa di Natale del 1997 presso la Cattedrale di Milano.

In quell’omelia, il Cardinale Martini parlò della necessità di riscoprire la tenerezza come valore fondamentale della vita cristiana, un atteggiamento che permette di accogliere l’altro, di comprendere le sue difficoltà e di condividere con lui la propria vita e il proprio amore. Il Cardinale sottolineò come la tenerezza sia un valore che permette di superare l’individualismo e l’indifferenza che spesso caratterizzano la società contemporanea.

Martini invitò i cristiani a mostrare tenerezza verso coloro che sono più deboli e vulnerabili, come i malati, i poveri e i rifugiati, e a impegnarsi per costruire un mondo più giusto e solidale. La sua riflessione sulla necessità di riscoprire la tenerezza come valore fondamentale della vita cristiana ha ispirato molte persone a vivere la loro fede in modo più autentico e concreto, mostrando attenzione e affetto verso gli altri e il mondo che li circonda.

Oggi, l’eco di quella “rivoluzione della tenerezza” continua a risuonare nel messaggio di Monsignor Zuppi e nel suo impegno per il dialogo e la pace. In un mondo in cui la violenza e l’aggressione sembrano prevalere, la tenerezza si rivela un potente strumento di cambiamento, un ponte che unisce le persone e le culture, un antidoto all’odio e alla divisione.

La lezione di Monsignor Zuppi e del Cardinale Martini ci ricorda che la tenerezza è una forza universale, capace di aprire nuovi orizzonti di dialogo e comprensione. Un messaggio di speranza e amore che, se accolto e condiviso, può davvero cambiare il mondo.

Renato Ongania