RUBANO SCOOTER A CALOLZIO,
IN DUE SUBITO ARRESTATI

LECCO – Due interventi riusciti della polizia di Stato nella giornata di martedì. Due rapinatori sono stati arrestati pochi frangenti dopo il furto di un motorino, anche grazie alla collaborazione delle vittime, mentre durante normale attività di controllo è stato identificato un pregiudicato con a carico un provvedimento d’espulsione.

Nella tarda mattinata di martedì 30 settembre una pattuglia di polizia, fermando per controlli un’automobile con a bordo due persone, ha riconosciuto un cittadino albanese verso il quale pendeva un provvedimento d’espulsione dal territorio italiano sino al maggio 2024. Inoltre la patente con cui conduceva la Ford Focus SW risultava scaduta e la carta d’identità falsificata.

All’uomo sono stati successivamente riscontrati numerosi precedenti penali – sotto altro nome – nonché un provvedimento di rintraccio emerso dalla Procura di Como. Di conseguenza il soggetto è stato nuovamente arrestato.

Attorno alle 20.00 invece personale di polizia ha recuperato a Pescate un ciclomotore Yamaha Bws rubato a Calolziocorte circa un’ora prima.

Immediatamente dopo essersi accorti del furto, la vittima ed i suoi figli hanno iniziato la ricerca del veicolo notando quasi subito uno scooter simile a quello sottratto. Questa procedeva a fari spenti e trasportava due uomini.

Avvisata la questura, i cittadini hanno seguito i sospetti sino a che non si sono fermati ad un esercizio nel territorio del comune di Pescate. Lì è intervenuta la pattuglia di polizia che ha bloccato i malviventi, addosso ai quali sono stati trovati attrezzi da scasso.

I fermati hanno confessato la responsabilità anche di un analogo furto in centro Lecco, in questo caso non riuscito. Alla luce di quanto emerso la Questura di Lecco ha emesso per i due indagati (nati nel 1973 e nel 1994) un “foglio di via” per i comuni di Lecco, Calolziocorte e Pescate della validità di tre anni.

Il Tribunale ha infine stabilito per il più giovane 6 mesi di reclusione e 200 euro di multa, pena sospesa; per il più anziano 11 mesi di reclusione e 350 euro di multa, con misura cautelare dell’obbligo di soggiorno nel comune di Monza.