L’OPINIONE/”PASSATO IL 1° MAGGIO RADDRIZZIAMO I DIRITTI IN COMUNE”

Cara Lecconews,

Passato il 1 Maggio, Festa dei lavoratori, è rimasto quello che era andato storto già prima, nelle retribuzioni di diversi lavoratori e lavoratrici.

Quasi paradossale tra questi, vi sono chi opera con gli Appalti, i Servizi, i Bandi degli Enti pubblici;

Per questo bisogna raddrizzare i Dritti in comune, in tutti i Comuni, rimettendo i salari ancor più e meglio, dentro il dettato dall’art.36 della Costituzione dove è sancito che “il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.

Per questo, senza velleità di raccolta firme a valanga ma con un intento di portare alla discussione e votazione in Consiglio il tema, è stata attivata questa piccola e simbolica petizione on-line per chiedere al Comune, ai singoli consiglieri e assessori di fare la propria parte per raddrizzarli questi Diritti, deliberando che nei Bandi , nelle co-progettazioni, negli Appalti dove il Comune è capofila e Stazione appaltante, ai lavoratori sia sempre riconosciuto un salario minimo di €9 l’ora.

In attesa che il Parlamento approvi una Legge nazionale, lo faccia il Comune, in autonomia e in piena legittimità, come peraltro ha dimostrato il Comune di Firenze con propria Delibera di Giunta (la nr 97 del 2024: Tutela della retribuzione minima salariale nei contratti del Comune di Firenze).

C’è purtroppo un mondo del lavoro infatti che riconosce ai propri lavoratori, precari o stabili che siano, importi orari decisamente inferiori.

Questa piccola petizione che si chiede di firmare e condividere, sarà protocollata al Comune il 20 maggio, un giorno simbolico e simbolo perché ci ricorda che nella stessa data, nel 1970, 54 anni fa, veniva approvata la Legge 300, lo Statuto dei lavoratori.

O è il 1° maggio tutti i giorni o non è il 1° maggio mai.

Qui il link della petizione
https://www.change.org/RaddrizziamoIDiritti

Paolo Trezzi